Catania. Polizia cattura latitante

Catania. Nel pomeriggio di ieri, a conclusione di complesse indagini, anche di tipo tecnico, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, in persona del Sostituto Procuratore della Repubblica Pasquale Pacifico, personale della Squadra Mobile ha catturato il latitante G.M., catanese di 27 anni.
Il giovane era sfuggito lo scorso 22 ottobre al fermo emesso dalla DDA di Catania a suo carico e a carico di numerosi affiliati alla cosca mafiosa Cappello, che ha dato corso all’operazione Revenge. In particolare a G.M. sono stati contestati i reati di associazione mafiosa e associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, con l’aggravante di essere entrambe armate.
Il giovane, secondo l’accusa, è inserito organicamente nella frangia più violenta della cosca Cappello – quella riferibile alla famiglia malavitosa dei Bonaccorsi, intesi “carateddi”, capeggiata da S.L.G., catturato l’8 marzo scorso – nella quale, si ritiene, che rivestisse il ruolo di killer.
Il latitante è stato sorpreso dagli agenti dell’Antidroga all’interno di un’abitazione ubicata al terzo piano di una palazzina sita nella collina di Vampolieri, in territorio di Acicatena. A seguito di perquisizione sono stati rinvenuti 5.000 euro, per la maggior parte in biglietti da venti euro, con tutta probabilità provenienti dallo spaccio di cocaina che il gruppo “Carateddu” gestisce nel rione San Cristoforo e segnatamente nella piazza di via Villascabrosa/Stella Polare.
Gli inqurenti ritengono, infatti, che proprio G.M. fosse l’attuale reggente del clan, poiché ultimo personaggio di spicco e di un certo spessore criminale rimasto libero a seguito dei numerosi arresti operati dalla Squadra Mobile nei confronti di affiliati alla cosca, che con quest’ultimo è stata interamente disarticolata. La consistente somma rinvenuta, che gli consentiva di affrontare senza difficoltà la latitanza, va a suffragare tale ipotesi investigativa.
Unitamente G.M. è stato tratto in arresto per il reato di favoreggiamento personale R.M.C., 40 anni, incensurato, proprietario dell’abitazione dove è stato catturato il latitante, che fungeva da classico “vivandiere”.

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