Catanzaro. Alle prime ore del mattino, personale della Squadra Mobile di Catanzaro coadiuvato da personale della Squadra Mobile di Milano e Parma, ha eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip del Tribunale di Catanzaro Tiziana Macrì, nei confronti di:
1. Mancuso Salvatore nato a Limbadi (VV) il 23.06.1967, residente a Giussano (MI);
2. Ruggiero Franco nato a Vibo Valentia il 23.01.1972, residente a Sissa (PR).
3. Carrà Filippo nato a Vibo Valentia 08.10.1964, residente a Sissa (PR);
I tre indagati sono tutti ritenuti responsabili nel provvedimento custodiale, a vario titolo, di estorsione aggravata posta in essere al fine di recuperare impropriamente le somme di denaro derivanti dai prestiti usurai effettuati da Salvatore Mancuso, attività illecite queste realizzate con il fine di agevolare gli indebiti guadagni in favore della famiglia mafiosa Mancuso di Limbadi (VV). Per quanto concerne il solo Franco Ruggiero, all’uomo è stato contestato anche l’omicidio volontario di Francesco Chirillo cl. 56, avvenuto nel Comune di Gizzeria (CZ) il 10 febbraio 2000, scaturito a seguito dell’ingente debito ad usura al quale la citata vittima era stata sottoposta da parte di Salvatore Mancuso, figlio del deceduto capo cosca Francesco cl’ 29.
Le complesse attività investigative, poste in essere dalla Squadra Mobile, con il coordinamento della Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro, hanno riscontrato in maniera puntuale le dichiarazione rese dal collaboratore di giustizia Angiolino Servello, in merito all’omicidio del Chirillo ed al movente dello stesso, con particolare riferimento alle vicende usurarie che avevano coinvolto come vittime anche tre imprenditori delle provincie di Crotone e di Cosenza. Il Mancuso ed il Ruggiero sono stati associati presso al Casa Circondariale di Monza, mentre il Carrà presso quella di Parma.