Reggio Calabria. Il Gip presso il Tribunale di Reggio Calabria ha disposto la scarcerazione di Valentin Munanga, 41enne l’esponente Anofl-Cisl (Associazione Nazionale oltre le Frontiere promossa dalla Cisl) arrestato nel corso dell’operazione Leone, che lo scorso mese di febbraio smantellò un’organizzazione dedita al favoreggiamento e alla gestione dell’immigrazione clandestina. L’indagine della Squadra Mobile, infatti, aveva disvelato un giro di sfruttamento delle condizioni di illegalità di alcuni immigrati, quasi tutti di nazionalità indiana, che attraverso datori di lavoro compiacenti permetteva di simulare rapporti di lavoro fittizi, che in realtà dopo il rilascio di nulla osta e permessi di soggiorno non si erano mai concretizzati.
In particolare, le accuse mosse a Munanga ruotano attorno al suo ruolo di vice presidente dell’Anolf-Cisl. Quale “mediatore culturale” per l’associazione promossa dalla Cisl, l’uomo aveva accesso a tutte le pratiche concernenti le richieste di assunzione di cittadini extra-comunitari presentate a seguito dell’emissione dei cd. ”decreti flussi”. Secondo l’accusa avrebbe strumentalmente utilizzato quel ruolo per individuare nominativi di cittadini extra-comunitari intenzionati ad entrare nel territorio dello Stato; raccogliere i documenti degli stessi ai fini della formulazione della richiesta; individuare datori di lavoro disposti a rilasciare richieste d’assunzione fittizie di lavoratori extra-comunitari; inoltrare le pratiche per conto dell’associazione sindacale d’appartenenza; raccogliere le somme di danaro pagate dai richiedenti, sia per sé che per gli altri appartenenti al sodalizio criminale.
La decisione del giudice, che ha sostituito la misura in atto con quella degli arresti domiciliari, è stata sollecitata su istanza dell’avv. Marco Tullio Martino. Sulla scorta della documentazione prodotta dal legale in sede di indagine difensiva, idonea a dimostrare come fossero affievolite nel caso di Valentino Munanga le esigenze cautelari, il Gip ha disposto, così come richiesto dal difensore, l’immediata sostituzione della custodia in carcere con gli arresti domiciliari.
Fabio Papalia