Platì. Amaro sfogo del primo cittadino, convocato per domani il Consiglio comunale

Platì (Reggio Calabria). Convocato per domani alle diciassette il consiglio comunale di Platì. A rendere noti i punti all’ordine del giorno è il primo cittadino Michele Strangio, che punta l’indice sull’attentato incendiario che lo ha visto suo malgrado vittima sul finire del mese di Aprile. “A seguito dell’attentato di cui sono stato vittima lo scorso 28 aprile – dice il primo cittadino – con l’incendio, da parte di ignoti, del portone della mia abitazione a Platì, ed essendo andata deserta per mancanza del numero legale la seduta del consiglio fissata per lo scorso trenta di Aprile, domani discuteremo dei seguenti punti all’ordine del giorno:  approvazione del Bilancio di previsione 2010; approvazione della relazione previsionale e programmatica 2010/2012; approvazione del Bilancio pluriennale 2010/2012; approvazione programma triennale delle opere pubbliche ed elenco annuale; presa d’atto della nota della Corte dei Conti per il rendiconto 2008; approvazione del conto consuntivo Bilancio 2009. Non avendo ricevuto nessun attestato di solidarietà né dal Prefetto, ne della Provincia, né dalle forze politiche di qualsiasi schieramento – prosegue amareggiato Strangio – ed avendo ricevuto solo un invito dal Comando dei Carabinieri di Platì a formalizzare la  denuncia orale che avevo fatto nell’immediatezza dell’evento delittuoso, resa dopo cinque giorni a causa di un forte stato di malattia debitamente certificato dal medico curante, mi corre l’obbligo di precisare alcune cose e fare qualche considerazione in merito alla triste vicenda proprio durante la seduta consiliare di oggi pomeriggio. Vista dunque, la quasi totale indifferenza di tutti coloro i quali dovrebbero per compiti istituzionali essere vicini al sottoscritto – conclude Strangio – per responsabilità istituzionale, parteciperò come Sindaco, in maniera tecnica, all’approvazione del secondo punto all’ordine del giorno per garantire i trasferimenti del Fondo ordinario dello Stato, facendo allo stesso tempo delle importanti comunicazioni che riguardano la vita dell’Ente”.

Gianfranco Marino

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