Soddisfazione viene espressa attraverso una nota ufficiale da Giuseppe Pedà, vice presidente nazionale di “Confcommercio Giovani Imprenditori” all’indomani della volontà manifestata al question time dal Ministro Elio Vito a nome del governo nazionale rispetto al progetto di instaurare un “Tavolo di sistema” ‘che sia da indirizzo alla realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi strategici nel Meridione. “Accogliamo favorevolmente la dichiarazione del governo centrale – dice Pedà – secondo cui il porto di Gioia Tauro è da considerarsi uno snodo strategico per l’intera economia del Mezzogiorno e a proposito del suo ammodernamento, il governo sta rafforzando le interazioni tra i Corridoi comunitari e gli impianti intermodali, e in particolare tra la piastra di Gioia e il Corridoio europeo 1, Berlino-Palermo. Bene ha fatto il parlamentare Elio Belcastro – prosegue la nota – a porre un quesito che ci sentiamo di condividere a pieno, infatti da diverso tempo anche la nostra associazione è impegnata a sostegno delle imprese meridionali, un’opera di supporto che deve avvenire anche attraverso lo sviluppo dei porti , degli aeroporti e della linea ferrata del mezzogiorno. Le nuove frontiere del trasporto mondiale ci impongono di guardare all’import come un’opportunità e anche l’export che attualmente ha un trend calante non troverà miglioramento se le tariffe dei nostri porti non saranno appetibili alle grandi compagnie di navigazione. Siamo disponibili da subito – prosegue il vice presidente di confcommercio – a partecipare ai lavori di un tavolo che sia però funzionale e snello e che veda partecipe il governo in prima persona, magari col coordinamento dello stesso Ministro Vito per affrontare l’emergenza Sud che non è solo quella dei porti , ma quella dei trasporti in generale, le ferrovie per esempio sono un handicap per il mondo produttivo meridionale e contribuiscono ad accrescere il Gap fra il Nord e il Sud del paese. È impensabile – conclude Pedà – che la nostra nazione ancor oggi cammini a due velocità lasciando al Sud quella più bassa”.
Gianfranco Marino