Impiegato comunale arrestato dalla Polizia, spacciava in ufficio al Cedir

Reggio Calabria. Impiegato comunale spacciava dentro il suo ufficio al Cedir. E’ con questa accusa che è finito in manette un impiegato comunale, colto in flagranza di reato dagli investigatori della Polizia di Stato. Questa mattina la Squadra Mobile, diretta dal primo dirigente Renato Cortese, ed il Commissariato di Condofuri, diretto dal vice questore aggiunto Filippo Leonardo, hanno arrestato in flagranza di reato Pasquale Macheda, reggino di 41 anni, impiegato comunale.
Di recente, gli investigatori avevano notato, presso gli uffici comunali che si trovano al Cedir (Centro Direzionale) di Reggio Calabria, un anomalo andirivieni di persone, già note quali assuntori abituali di sostanze stupefacenti.
E’ stato, così, predisposto un servizio di osservazione all’interno e nei luoghi adiacenti a quegli uffici e, stamane, non è sfuggito all’occhio attento dei poliziotti un uomo, che nervosamente e ripetutamente digitava la tastiera del proprio telefonino, effettuando poi una breve telefonata.
Gli agenti hanno deciso, quindi, di seguire la persona che è salita al terzo piano del Cedir, e, qui, ha incontrato il Macheda: giusto il tempo di scambiare qualche parola, e quest’ultimo ha ceduto al suo cliente un piccolo involucro.
Immediatamente gli agenti sono intervenuti: hanno bloccato il cessionario, trovando nell’involucro 0,25 grammi di eroina, quindi hanno arrestato in flagranza di reato l’impiegato comunale, per illegale detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Immediatamente dopo, gli investigatori hanno effettuato una perquisizione presso il domicilio dell’arrestato e hanno trovano, nascosti tra le stoviglie della cucina, altri 0,30 grammi di stupefacente del tipo “cannabis sativa”.

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