Palermo. Guardia di Finanza scopre malversazione in danno dello Stato e dell’Unione Europea

Palermo. Si è recentemente conclusa, con la richiesta di rinvio a giudizio emessa dai Pubblici Ministeri dr. Enzo Serpotta, dr. Alessandro La Rosa e dr. Giuseppe Sturiale della Procura della Repubblica di Catania, nei confronti di L.S., un’articolata indagine svolta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Palermo, concernente un’ingente malversazione in danno dello Stato e dell’Unione europea avvenuta nel catanese.
Già nel corso del 2009, le Fiamme Gialle di Palermo, coordinate dai Pubblici Ministeri della Procura etnea, avevano eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania, Alba Sammartino, nei confronti di L.S. e di due società responsabili allo stesso riconducibili, ammontante nel complesso a circa 12 milioni di euro. In particolare, sono state sottoposte a sequestro in ambito nazionale somme di denaro, beni mobili ed immobili nella disponibilità o comunque riconducibili alle due persone giuridiche e all’indagato. Le indagini, avviate nell’ambito delle funzioni di polizia economico-finanziaria dalla Guardia di Finanza, e poi dirette dalla Magistratura catanese, avevano condotto all’accertamento di rilevanti elementi probatori dell’avvenuto utilizzo per fini diversi del denaro erogato dallo Stato e dell’Unione Europea per finanziare strutture turistico-alberghiere a Catania. L’attività investigativa svolta dai Finanzieri specializzati nella tutela delle spesa pubblica, infatti, ha consentito di accertare che i lavori di costruzione e ristrutturazione di immobili da destinare a strutture ricettive, finanziate con fondi pubblici, di fatto, non erano stati mai avviati e le ingenti somme di denaro pubblico percepite erano state, di contro, distratte e utilizzate ad altri fini.
Il successivo sviluppo delle indagini ha consentito di acquisire ulteriori elementi di prova a carico di L.S. Le due società, che avevano a suo tempo avuto accesso ai contributi comunitari erogati dall’Assessorato Regionale al Turismo di Palermo, nell’ambito del POR Sicilia 2000–2006, Misura 4.19, sono state altresì segnalate all’Autorità Giudiziaria di Catania, per le violazioni previste dal D.Lgs. 231/2001 che ha introdotto la responsabilità amministrativa da reato per le società e gli enti. Anche in questo caso è stata applicata la formula del cosiddetto sequestro per “equivalente” in relazione alla confisca dei beni, introdotta nell’Ordinamento allo scopo di rendere ancora più efficace l’azione di tutela della spesa pubblica nazionale e comunitaria.

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