Palermo. Sono stati i Carabinieri della Stazione di Palermo Porto a denunciare in stato di libertà: C.S. palermitano 66enne, e A.G. palermitano 63enne con l’accusa di uso di documento di identità contraffatto, sostituzione di persona, tentata truffa e ricettazione in concorso.
Il direttore di un agenzia della Banca Intesa San Paolo, accorgendosi che i documenti che erano stati presentati allo sportello erano falsi, ha deciso di contattare il 112. In pochi minuti è arrivata sul posto una pattuglia della Stazione che ha ricostruito la dinamica dei fatti. Infatti, C.S., accompagnato da A.G. ha presentato ad un dipendente della banca una carta d’identità, palesemente contraffatta nelle generalità, recante la sua fotografia e riportante le generalità di un uomo inesistente così come riscontrato dai militari presso l’ufficio anagrafe ed il comune di residenza del soggetto riportato sul documento che confermava l’inesistenza dell’uomo. Lo scopo di C.S. era quello di aprire un conto corrente bancario nel quale depositare bonifici esteri. L’indagine dei Carabinieri ha permesso inoltre, di constatare l’esistenza di un’altra carta d’identità contraffatta recante la fotografia di A.G. ma riportante le generalità di un uomo ancora una volta inesistente. Questo documento è stato fornito ad A.G. da C.S. ed è stato utilizzato dal primo per stipulare 4 contratti telefonici Wind ottenendo 4 schede il cui traffico era addebitato su un conto corrente bancario intestato ad un titolare la cui identità era falsa. Lo scopo di C.S. era poi rivendere le quattro schede aventi utenza Wind intestata al soggetto inesistente.
Sono in corso ulteriori accertamenti dei Carabinieri per verificare se i due hanno stipulato contratti o aperto conto correnti bancari con le medesime modalità.
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