Lamezia Terme. Personale del Commissariato di Lamezia Terme, diretto dal Dr. Pasquale Barreca, nell’ambito di attività di indagine esperita a seguito dell’aggressione in danno di due cittadini rumeni verificatisi in via Dei Bizantini nella nottata del 04.05.2010, ha dato esecuzione ad ordinanza applicativa di misura che dispone gli arresti domiciliari. Difatti, nelle prime ore della mattinata odierna personale dipendente del Commissariato, coordinato dal Responsabile della Sezione Investigativa Dr. Saverio Mercurio, unitamente a militari del Comando Gruppo Guardia di Finanza di Lamezia Terme, ha tratto in arresto, dopo averlo rintracciato presso la propria abitazione, Vincenzo Torcasio, 25enne lametino, colpito da ordine di esecuzione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari da eseguirsi presso la sua abitazione di Lamezia Terme, in quanto a suo carico sono stati riconosciuti gravi indizi di colpevolezza in merito ai reati di danneggiamento con conseguente saccheggio di mobili e suppellettili, violazione di domicilio, lesioni personali e percosse.
La misura cautelare è stata disposta dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lamezia Terme, Dr.ssa Barbara Borelli, su richiesta del Procuratore della Repubblica Dr. Salvatore Vitiello e del Sostituto Procuratore della Repubblica Dr. Domenico Galletta i quali, constatata la validità degli elementi di prova raccolti nel corso delle indagini e compendiate nella comunicazione di notizia di reato redatta dal Commissariato di Pubblica Sicurezza, hanno quindi avanzato richiesta di cattura del giovane, puntualmente accolta dal Giudice competente. Le indagini svolte erano relative all’aggressione posta in essere da un nutrito gruppo di giovani all’interno dell’abitazione di due cittadini rumeni, sita in via dei Bizantini, senza dar loro alcuna possibilità di uscita. Nella circostanza alcuni degli appartenenti al gruppo, con volto travisato, avevano fatto irruzione con violenza all’interno dell’appartamento, previa effrazione della finestra e della porta d’ingresso, aggredendo con corpi contundenti i due cittadini rumeni che vi dimoravano, causando loro varie lesioni su tutto il corpo. Vincenzo Torcasio, dopo le formalità di rito eseguite presso gli Uffici del Commissariato, è stato nuovamente condotto presso la suddetta abitazione ove dovrà rimanere detenuto agli arresti.
Inoltre, a conclusione di complesse ed articolate indagini, mirate al contrasto dei furti in abitazione compiuti in questo centro ed in particolar modo nelle contrade Capizzaglie e Scinà, personale del Commissariato ha redatto informativa di reato a carico del cittadino messicano Canchola Ramiro Arreola, alias Diaz Carlos Alexander Costeno, 29enne messicano, già trattenuto presso il C.I.E. di Lamezia Terme in attesa di espulsione. Le indagini hanno consentito di accertare che l’indagato, soggetto tra l’altro che il precedente 30 aprile si era allontanato dal locale nosocomio dove era ricoverato rendendosi responsabile di violazione della misura di trattenimento presso il locale C.I.E. dove si trovava in precedenza trattenuto, si era reso autore, unitamente ad altri soggetti in via di identificazione, del tentativo di furto presso l’abitazione di un cittadino lametino residente in via Dei Bizantini. Anche in questo caso, vista la validità degli elementi di prova raccolti nel corso delle indagini, il Pubblico Ministero ha avanzato richiesta di cattura del citato pregiudicato, tempestivamente accolta dal Giudice competente. Il giovane, infatti, è stato attinto dalla misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lamezia Terme, Dr.ssa Barbara Borelli, su richiesta del Pubblico Ministero della Procura di Lamezia Terme Dr.ssa Maria Alessandra Ruberto.
Canchola Ramiro Arreola nel frattempo si era reso irreperibile. A seguito di immediate indagini, avviate per rintracciarlo, sono stati raccolti elementi che vedrebbero il catturando presente in altre località del Nord Italia. L’attività di Polizia Giudiziaria svolta in totale sinergia con la Magistratura, ha permesso quindi di fare piena luce sui fatti accaduti, individuando il principale responsabile che è stato assicurato alla giustizia in tempi brevissimi, dando quindi una pronta, efficace ed inequivocabile risposta.