A Bova “Il cammino della fede, sulle orme dei monaci basiliani”

Bova. L’itinerario religioso “Il cammino della fede. Sulle orme dei monaci basiliani” è un percorso che si sviluppa tra cultura, storia e natura, lungo il crinale dell’Aspromonte, terra di Santi, di misteri e di miracoli, e si snoda a ridosso delle Serre Vibonesi, sul versante jonico della provincia di Reggio Calabria, fino al paese di Serra S. Bruno con la sua storica e spettacolare Certosa e le sue belle chiese barocche. Si tratta di un itinerario tematico che si propone l’obiettivo di far conoscere i siti sui quali insistevano (e insistono, sebbene non col medesimo attivismo e la stessa grandiosità di un tempo) gli antichi monasteri bizantini, riscoprendo la storia dei monaci più noti, alcuni dei quali venerati come Santi. E’ poi l’occasione per scoprire luoghi di fede più recenti, e anche per ripercorre gli scenari di grandi e spettacolari processioni, alcune veramente impressionanti e uniche al mondo. Resta poi l’ambiente, l’immenso spettacolo della natura: da queste parti davvero generosa, forte, caleidoscopica, incontaminata, ed a tratti anche selvaggia, non ancora del tutto vinta dall’antropizzazione. Montagne impervie, grandi altopiani, foreste, vallate e fiumare disegnano l’orizzonte incorniciandosi tra due mari, la dove l’Italia e gli Appennini finiscono la loro corsa tuffandosi nello Jonio e nel Tirreno. Nel Santuario di Bova si rende omaggio alle reliquie di San Leo, uno dei principali religiosi del suo tempo, cui si attribuiscono vari miracoli. La chiesa di Africo nuovo è l’altro luogo topico e sacro legato al Santo. A Polsi, il famoso e veneratissimo Santuario meta di una miriade di fedeli, è dedicato alla Madonna apparsa ad un pastorello incredulo nel vedere inginocchiato di fronte ad una croce il proprio vitello. A Gerace, ecco i luoghi dell’eremitaggio più antico, con la grotta di “San Jiunio” e il Santuario di San Nicodemo. A Caulonia, il Santuario di S. Ilarione. A Stilo, la Cattolica: gioiello dell’arte bizantina intitolato a Tommaso Campanella, monaco e filosofo di qui originario, autore della celebre “Città del Sole”.
A Bivongi il sito più significativo a livello storico e di conservazione, col monastero di S. Giovanni Therestis (recentemente recuperato grazie all’appassionata attività dei monaci greci del Monte Athos), fondato dal monaco Giovanni detto “il mietitore” per via del miracolo che salvò il grano dalla tempesta, a lui attribuito. Serra S. Bruno svetta infine con la sua Certosa, il grande e antico monastero abitato dai monaci certosini votati alla solitudine ed al’isolamento nella preghiera: un modello di vita che segna un “unicum” nel monachesimo. L’itinerario che viene presentato domenica 23 maggio nel Centro Visitatori del Parco di Bova, alle ore 10.00, per così dire adesso anche felicemente “promozionato” grazie all’installazione di pannelli illustrativi posti sui principali siti in oggetto che saranno inaugurati dopo l’incontro col previsto educational sul campo, come spiega il presidente dell’Ente Parco di Aspromonte, ente organizzatore dell’evento, Leo Autelitano: “vuole essere un omaggio ed un atto di giustizia nei confronti della grandezza della Calabria bizantina, una Calabria colta, erudita, attrezzata sul piano culturale e spirituale, culla di civiltà ed egemone sotto il profilo del diritto, di cui i bizantini diedero grande prova ed esempio”. “Una Calabria di pace – spiega ancora Autelitano – quella dei bizantini, di scambi, di incontri, una Calabria ponte tra la civiltà di Oriente e Occidente all’interno della quale i circa 1.400 monasteri presenti attorno all’anno Mille, segnarono una pagina di storia fra le più esaltanti dell’intera umanità. Una pagina cui intendiamo con questo modesto gesto rendere onore ed omaggio, con la certezza che non sarà vano un percorso di inizio di recupero dell’opera copiosa di produzione intellettuale dei monaci, in parte distrutta e in parte confinata fuori dalla regione”.

Exit mobile version