Un piano casa per la Calabria come antidoto alla crisi. A segnalare la possibile via d’uscita dalla crisi del comparto edilizia è Giuseppe Pedà vice presidente nazionale di Confcommercio Giovani Imprenditori, che indica proprio nel piano casa un possibile antidoto e una svolta rispetto ad una preoccupante situazione di stallo del comparto. “Siamo convinti – dice Pedà in una nota ufficiale – che proprio un nuovo piano casa sia la leva più importante per salvare le aziende del comparto edilizia che nella nostra regione muovono grossa parte del prodotto interno lordo regionale che ancora oggi purtroppo è l’ultimo d’Italia , cosa che comunque paradossalmente ci consente di restare nell’obiettivo 1 degli aiuti comunitari. In Calabria – prosegue Pedà – le abitazioni interessate alla ristrutturazione sono 416000 tra quelle che necessitano di un ampliamento quasi il 90% quindi 400000 e quelle che necessitano di una ristrutturazione che sono circa 16000. Un ‘ipotesi veritiera è che il 10% delle abitazioni potenzialmente interessate usufruisca effettivamente della legge, muoverebbe così nei prossimi 4 anni sul territorio calabrese circa 400 milioni di euro di consumi di materiale edile e altri 600 milioni di servizi tra manodopera e lavoro professionale dei tecnici per un totale stimato di un miliardo di euro , una vera rivoluzione per tutte le imprese operano nel settore.
Sarebbe un acceleratore eccezionale per la nostra regione e una iniezione vitale sul territorio che consentirebbe ad almeno 5000 imprese di sopravvivere e in molti casi di ampliarsi e creare nuova occupazione. Chiediamo quindi – conclude Pedà – al nuovo governo regionale e all’assessore Pino Gentile che ha dimostrato grande sensibilità per l’attuazione della legge, di velocizzare il più possibile l’iter che porti a una discussione in consiglio regionale dello strumento legislativo e finalmente si arrivi ad una approvazione del Piano Casa, così come studiato dal governo nazionale.
Gianfranco Marino