Cosenza. Alta tecnologia per la sicurezza dei cittadini dell’area urbana

Cosenza. Già i numeri da soli danno l’idea della portata del progetto di video sorveglianza che, da oggi, tutela la sicurezza dei cittadini di Cosenza e Rende. Riassumiamoli: 90 telecamere (71 su Cosenza, 19 su Rende); 41 lettori ottici di targa (31 a Cosenza, 10 su Rende) puntati sui veicoli in uscita ed in entrata dalla città; complessivamente 106 le aree tele controllate. C’è un altro numero di non trascurabile importanza perché spalanca le porte ad eventuali progetti futuri che si traducano in altri servizi per i cittadini: il sottosuolo di Cosenza è ora attraversato da 50 km di fibra ottica. “Oggi tagliamo idealmente il nastro di un numero importante di impianti tecnologici di alto livello per garantire la sicurezza ai cittadini nel rispetto della riservatezza” – ha detto il Sindaco Salvatore Perugini, concludendo la conferenza stampa, che ha coinvolto le Forze dell’Ordine ed è stata partecipata anche da molti cittadini.

Al tavolo con il Primo Cittadino di Cosenza, l’Assessore con delega alla sicurezza, Damiano Covelli; il Vice Prefetto Vicario, Paola Galeone; l’ingegnere Roberto Pesce, Amministratore Delegato di NextiraOne che, come azienda capogruppo mandataria, ha realizzato l’imponente intervento. Ne ha ricordato la genesi l’Assessore Covelli. Finanziato dal PON Sicurezza 2000/2006, all’epoca fu il Governo Prodi, per particolare sollecitudine dell’allora sottosegretario Marco Minniti, a veicolare il finanziamento, poco più di 2 milioni di euro. “Oggi alla città rendiamo un servizio e lanciamo un messaggio a quanti delinquono, che non pensino di poter agire indisturbati – ha esordito Covelli. Cosenza – ha aggiunto l’amministratore – si pone come città all’avanguardia per la sicurezza per cui non può essere che forte la soddisfazione di poter consegnare alla città questo sistema che sarà di grande ausilio alle Forze dell’Ordine per compiere il proprio lavoro”.

Come è  facile credere, il progetto ha vissuto più fasi, una propedeutica all’altra, opportunamente ripercorse dalla dottoressa Galeone, “cominciando dalla individuazione delle postazioni – ha detto – frutto delle analisi  nel tempo sviluppate in ambito di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza che ha la sua sede proprio nel Palazzo del Governo. C’è stato dunque un intenso lavoro preliminare, in sintonia con le Forze dell’Ordine, che ci ha dato la fotografia del territorio, per stabilire dove posizionare le telecamere”. Certamente un percorso non in discesa. “Un intervento di tale complessità – ha proseguito il Vice Prefetto Vicario – ha inevitabilmente incrociato tutta una serie di interlocutori, da società quale Enel Telecom, Ferrovie, sino agli amministratori di condominio, tutti avvisati di quanto stava per realizzarsi ed anche in itinere”.

Conciliare l’esigenza di sicurezza con la privacy è stato l’aspetto più delicato. Vi è tornato in chiusura il Sindaco Perugini che, sentendo di farsi portavoce dei ringraziamenti da parte dei cittadini e riconoscendo  a tutti il merito comune della felice realizzazione – “se un solo anello della catena si fosse rotto – ha detto – il progetto non si sarebbe mai realizzato” – ha sottolineato come l’iniziale diffidenza dei cittadini si sia trasformata in grande collaborazione, una volta compreso lo spirito del progetto. “La domanda  di sicurezza sui territori è forte – ha affermato il Sindaco – ma la risposta non deve puntare solo alla parte sanzionatoria dell’ipotesi di reato, quanto a diffondere messaggi di rassicurazione ai cittadini, cioè alla prevenzione. Il sistema installato di certo sarà un forte deterrente per chiunque volesse delinquere”. “I cittadini – ha ribadito Perugini – devono sapere che i monitor, installati presso le Forze dell’Ordine, non saranno accessibili a chiunque ma visionabili da parte di soggetti preposti”.

Infine il Sindaco, ricordando come la commessa sia stata acquisita da NextiraOne con un ribasso di non poco conto, ha lanciato l’idea che di quel ribasso si possa usufruire per destinarlo ad una integrazione del sistema. Perché – ha concluso – un occhio più vigile lo metterei nel centro storico della città, punto di eccellenza dove sono insediati importantissimi beni culturali”. Sul piano strettamente tecnico è intervenuto l’ingegnere Roberto Pesce, Amministratore delegato di  NextiraOne che, per contratto – informazione sollecitata dal consigliere Raffaele Zuccarelli – si farà carico anche della manutenzione per i prossimi quattro anni.

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