Palermo. Nascono nelle aziende sanitarie siciliane i comitati consultivi previsti dalla legge di riforma del sistema sanitario. I comitati, composti da utenti e operatori dei servizi sanitari e socio sanitari, consentiranno la partecipazione alla vita delle aziende sanitarie da parte dei rappresentanti dei cittadini che potranno esprimere pareri (non vincolanti) e formulare proposte al direttore generale.
L’assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, ha firmato il decreto (già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana) con cui vengono disciplinate le modalità di costituzione, funzionamento, organizzazione, attribuzione dei compiti, articolazioni e composizione dei comitati. “Stiamo dando corpo – spiega l’assessore Russo – allo spirito della legge di riforma che vuole mettere il cittadino al centro del sistema sanitario. Mi aspetto proposte e suggerimenti su tutto ciò che può servire a migliorare la qualità dei servizi sanitari resi agli utenti. Mi auguro che i rappresentanti delle associazioni chiamate a far parte di questi comitati percepiscano in pieno l’importanza di questi organismi democratici ed esercitino il ruolo di stimolo, supportando l’azione dei manager”. Pareri e proposte dei comitati consultivi riguarderanno i piani attuativi dell’azienda sanitaria e i programmi annuali di attività del manager dell’azienda, la migliore funzionalità dei servizi aziendali con particolare riguardo alle modalità di accoglienza e accesso alla rete dei servizi e la loro rispondenza agli obiettivi previsti dai piani sanitari. I comitati, inoltre, dovranno redigere ogni anno una relazione sull’attività dell’azienda e formulano proposte su campagne di informazione sui diritti degli utenti, sulle attività di prevenzione ed educazione alla salute. Prevista anche la loro collaborazione con gli Urp (uffici relazioni con il pubblico) per rilevare il livello di soddisfazione dell’utente e verificare i reclami inoltrati dai cittadini. I comitati avranno un numero di componenti compreso tra i 20 e i 40 e saranno formati dai rappresentanti di organizzazioni e associazioni di volontariato e di tutela dei diritti degli utenti sanitari e da rappresentanti di organizzazioni degli operatori del settore sanitario e socio sanitario.
Il decreto prevede che la durata dei comitati sarà triennale e non è previsto alcun compenso o rimborso spese per le partecipazioni alle sedute.
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