Africo. Concluso lo stage promosso dal Dipartimento Pau

Africo Si è conclusa domenica sera ad Africo con la presentazione in piazza municipio dei risultati conseguiti, la quarta edizione dello stage residenziale “Università nel territorio” organizzato dal Laborest del Dipartimento PAU dell’Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria con la collaborazione del Parco Nazionale dell’Aspromonte e dell’Associazione “I Chora” di Bova, dal titolo “Spring school in local development”, un progetto formativo inserito al secondo anno del Corso di Laurea Specialistica in Conservazione, Restauro e Valorizzazione dei Beni Architettonici e Ambientali. La “Spring School”, diretta da Edoardo Mollica e coordinata da Maurizio Malaspina, si è confermata efficace modello di trasferimento di metodi di progettazione dei processi di sviluppo locale, regalando numerose occasioni di confronto con la comunità di. Proprio sotto questo aspetto uno dei momenti più significativi dell’esperienza formativa è stato il Forum per un progetto condiviso di valorizzazione di Africo vecchio tenutosi mercoledì 19 maggio scorso nella piazza del borgo abbandonato tirato a lucido per l’occasione grazie all’intenso lavoro di volontari e operai AFOR. Al Forum hanno preso parte oltre gli studenti anche i membri del Comitato “Aposcipo” che opera da tempo per la valorizzazione di Africo Antico, anche i relatori protagonisti nella mattinata dell’approfondimento presso la porta del Parco di Bova. Tra le presenze di rilievo ad Africo vecchio anche quella di Luigi Lombardi Satriani, tra i maggiori antropologi nel panorama accademico nazionale, di Irmela Spelsberg, dell’Università Europea di Viadrina e membro dell’ICOMOS Germania, di Andrzej Tomaszewski, membro dell’ICOMOS POLONIA. Nel corso della giornata, domenica scorsa ad Africo, i partecipanti alla Spring school hanno presentato il risultato delle attività di laboratorio, lanciando le linee generali di proposta per la valorizzazione del sito di Africo Antico. L’asse portante della proposta, estremamente articolata sulla base dell’esigenza di intercettare i bisogni trasversali legati alla sostenibilità ambientale, alla rifunzionalizzazione compatibile, alla fruibilità del sito, al sistema di governance, all’organizzazione di cantiere degli interventi, alla valorizzazione dei caratteri identitari intangibili del territorio, ha previsto la creazione del Centro studi “Zanotti Bianco” sulla cultura identitaria dell’Aspromonte, una struttura del Parco che operi per la conoscenza, la diffusione e la valorizzazione della cultura immateriale dell’Aspromonte. Particolare interesse ha destato lo studio elaborato nell’ambito della Spring School. A fine incontro il Presidente dell’Ente Parco Leo Autelitano ha posto l’accento sul valore aggiunto rappresentato dal ruolo del Dipartimento Pau nei processi di sviluppo territoriale posti in essere negli ultimi anni.

Gianfranco Marino

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