Stilo (Reggio Calabria). Un operaio boschivo di 41 anni, Mario Petrolo, è stato assassinato stamattina intorno alle 10,15. L’omicidio è stato commesso lungo la strada provinciale 9, nel tratto compreso tra Nardodipace e Caulonia, a cavallo tra le province di Vibo Valentia e Reggio Calabria, in località Pietra di Spada. L’uomo, che abitava proprio a Caulonia, in contrada Donna Cecca, è stato centrato alla schiena ed alla testa da svariati pallettoni di lupara mentre stava conducendo un camion Fiat Iveco 190, carico di legname. La vittima ha provato a fuggire, dopo essersi reso conto di quanto stava succedendo. A nulla è valso questo estremo tentativo, perché, già sofferente per le ferite, è stato avvicinato da chi aveva deciso di mettere fine alla sua vita e che ha sparato i colpi che sono stati fatali. Sul luogo si sono immediatamente recati i carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, guidati dal capitano Michele Monti e gli uomini del commissariato di polizia della località della Certosa, al comando del vice questore Onofrio Marcello. Sulla base delle prime ipotesi degli investigatori, l’omicidio di Petrolo, che era nato a Locri ed era sposato, sarebbe riconducibile alla lotta tra i clan della zona che da anni si contendono il predominio dell’area attorno a Serra San Bruno. La vittima, infatti, era parente di Giovanni Vallelonga, ucciso in un agguato tesogli il 21 aprile nei boschi di Ferdinandea. Il cadavere di Petrolo, trasportato presso il centro di medicina legale di Locri, è stato messo a disposizione dei magistrati.
