Reggio Calabria. “E ora ai calabresi, ostaggio di un’autostrada-mulattiera che nega il diritto alla mobilità e frena lo sviluppo economico dell’intera regione, si chiede pure di pagare. La disposizione contenuta nella manovra finanziaria, con il previsto pedaggio sulla Sa-Rc, conferma, una volta ancora, che il Governo Berlusconi e l’Anas non conoscono davvero vergogna quando si tratta di Calabria e Meridione. Pensavamo che con i fondi Fas sottratti alle regioni del Sud per sovvenzionare le regione del Nord avessimo visto quanto di peggio si potesse per danneggiare il Meridione. Ci sbagliavamo. Con il pedaggio sulla Sa-Rc il Governo Berlusconi è riuscito a superarsi, nel caso migliore ignorando o, in quello peggiore, infischiandosene delle reali, drammatiche condizioni in cui versa la Sa-Rc. Ricordiamo a Berlusconi, Tremonti e Ciucci che stiamo parlando di un cantiere in cui si lavora da anni senza certezze sul pagamento degli stipendi, sui tempi di ultimazione dei lavori, sugli investimenti per il completamento delle opere, sulle reali intenzioni o capacità delle imprese di onorare gli impegni assunti e, cosa più grave di tutte, sulle condizioni di sicurezza. Stiamo parlando di un cantiere dove può anche capitare di morire nella propria auto, sepolti sotto una frana e sotto il muro che avrebbe dovuto contenerla, o di morire da operai durante il turno di lavoro, volando da un’impalcatura. In ogni caso non stiamo parlando di un’autostrada ma di una trappola che mette in fuga le aziende dalla Calabria e mette quotidianamente a rischio la vita di chi è costretto a transitarci. Eravamo abituati ai numeri al lotto allegramente dati da ministri e i dirigenti dell’Anas nell’indicare le date per il completamento dell’autostrada. Oggi Berlusconi ci chiede di aggiungere anche l’ultima barzelletta: il costo del pedaggio. I calabresi sapranno come reagire a questa ennesima offesa ad intelligenza e dignità”.
Nino De Gaetano
segretario regionale del Prc