Paternò. Arrestato ladro-estortore maldestro, chiede riscatto telefonino dalla Caserma

Paternò (Catania). Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri di Paternò hanno ricevuto una telefonata da parte di un giovane che aveva subito un furto all’interno della propria autovettura appena posteggiata nelle adiacenze della villa Moncada. Accorsi sul posto, i Carabinieri hanno bloccato e ammanettato il ladro che era ancora sul luogo. I militari si sono però accorti che il fermato, il 44enne paternese Roberto Profeta, già noto per i suoi trascorsi, aveva il volto tumefatto ed il labbro sanguinante. Dalla ricostruzione dell’accaduto è emerso che, essendo stato sorpreso dal proprietario dell’autovettura, ne era nata una colluttazione nella quale aveva avuto la peggio e che, qualsivoglia tentativo di reazione, era stato impedito per l’arrivo dei Carabinieri.
Rinvenuto il borsello oggetto del furto con tutto il suo contenuto e condotto in Caserma il malvivente, al momento della perquisizione, al Profeta squilla il telefono cellulare. Questi, imbarazzato fa finta di nulla, ma il suo atteggiamento ha insospettito i Carabinieri che lo hanno invitato a rispondere. La sensazione dei militari è stata che la conversazione celasse qualcosa di poco chiaro; infatti, il maldestro ladro, ha profferito la parola “20 euro”. Toltogli il telefono di mano, dall’altro capo l’interlocutrice si è dichiarata proprietaria del telefonino in questione. Invitata a presentarsi in Caserma per chiarire l’episodio, i Carabinieri hanno scoperto che, nel pomeriggio, il Profeta, introdottosi nella lavanderia di proprietà della vittima, le aveva rubato il telefono cellulare. La donna, accortasi della mancanza aveva chiamato il proprio numero ed il Profeta, dall’interno della Caserma, aveva tentato di farle capire che se voleva riaverlo doveva consegnare, a titolo di riscatto, la somma di 20 euro.
Giornata nera per l’arrestato che si è guadagnato l’ingresso a Piazza Lanza con le accuse di furto aggravato ed estorsione.

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