Reggio Calabria. Il mese di giugno è iniziato con una duplice operazione di polizia effettuata dalle “Volanti” nell’ambito del piano straordinario di controllo del territorio sviluppato dal Questore della Provincia di Reggio Calabria, Carmelo Casabona. I numerosi risultati ottenuti nel mese di maggio con ben 16 arresti in flagranza per reati concernenti il patrimonio (furto e rapina) e la persona, tra i quali quello per uxoricidio a carico di Giovanni Antonio Iaria, non conosce soluzione di continuità ed anche il mese di giugno è iniziato con due arresti in flagranza di reato, uno l’1 e l’altro il 2 giungo.
La prima operazione si è conclusa nel pomeriggio di martedì alle ore 16.45 circa, a seguito di alcune segnalazioni di cittadini sull’utenza di pubblico soccorso “113”, che lamentavano la presenza di una donna in stato di ebbrezza alcolica che infastidiva, con molestie e minacce, alcune persone ed i titolari di esercizi commerciali nella centralissima via De Nava. Giunto immediatamente sul posto un equipaggio delle Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, diretto dal vice questore aggiunto Gerlando Costa con la collaborazione del commissario capo Enrico Palermo, il personale di polizia ha accertato la effettiva presenza di una donna straniera proveniente da uno dei paesi della ex Jugoslavia, la quale è stata sottoposta a controllo di polizia all’esito del quale la donna, Zorica Vasic di 32 anni, è risultata essere stata raggiunta da un provvedimento di espulsione del Prefetto di Reggio Calabria e successivo Ordine del Questore a lasciare il territorio dello Stato entro 5 giorni in quanto clandestina. La Vasic è stata pertanto tratta in arresto per la violazione della normativa sull’immigrazione clandestina e trattenuta presso le camere di sicurezza in attesa del giudizio direttissimo che si celebrerà nella mattinata odierna.
La seconda operazione di polizia si è svolta nella mattinata di ieri, quando un equipaggio delle Volanti in servizio di controllo del territorio ha notato alcune persone sospette ferme nei pressi del Sert di via Prolungamento Torrione. L’attenta opera svolta costantemente sul territorio dalla Squadra Volante si è concretizzata con la decisione da parte del personale di polizia di procedere al controllo dei sospetti. L’equipaggio, quindi, mentre si apprestava a procedere al controllo, ha notato che le persone, alla vista della “Pantera”, tentavano di allontanarsi prendendo direzioni diverse. Gli attenti poliziotti sono riusciti ciononostante a bloccare tutti i sospetti, anche con l’ausilio di un altro equipaggio intervenuto sul posto, procedendo all’identificazione dei soggetti che risultavano essere titolari di precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, stupefacenti, associazione a delinquere, omicidio e riciclaggio.
Uno dei fermati, Pasquale Zampaglione di 41 anni, conosciuto come dedito a rapine, a seguito degli accertamenti investigativi espletati, è risultato essere colpito da un ordine di carcerazione emesso il 25 maggio scorso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, in quanto deve espiare il residuo di pena di 4 anni e 7 mesi circa di reclusione a seguito di una condanna passata in giudicato per una rapina perpetrata nella provincia di Catanzaro. Zampaglione, oltretutto, risulta essere persona nota alla Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria, in quanto tratto in arresto a seguito di misura cautelare nel novembre del 2002, per aver concorso nella rapina al Banco di Napoli di via Miraglia durante la quale quattro complici furono arrestati in flagranza, e nel maggio del 2004, sempre in esecuzione di una misura cautelare, poiché ritenuto responsabile del reato di rapina in concorso in danno di un furgone portavalori della Sicurtransport, avvenuta il 1 dicembre 2003 in località Masella di Montebello Jonico. Dopo gli adempimenti di rito, Pasquale Zampaglione è stato condotto presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria per scontare la pena inflitta dall’autorità giudiziaria.