Catanzaro. Da 196 anni fedeli ai valori della legalità e di baluardo in difesa dei cittadini. Ieri mattina l’Arma dei Carabinieri ha celebrato con una solenne cerimonia il 196° Annuale di Fondazione, conclusa con la consegna degli encomi.
Di seguito il discorso del comandante regionale Generale Marcello Mazzuca:
La domanda di sicurezza da parte della popolazione sottende oggi molteplici esigenze. Non più solo la fondamentale protezione dell’incolumità fisica e della proprietà privata, ma più in generale si è più sensibili alla complessiva qualità della vita.
E’ verosimilmente questa la ragione per la quale i positivi dati sull’andamento della delittuosità non trovano speculare rispondenza nella percezione di sicurezza.
Una caratteristica che da un lato chiama le Forze di Polizia a rimodulare costantemente le proprie capacità operative e dall’altro, coerentemente con l’affermato concetto di sicurezza partecipata, sollecita alla cooperazione le autonomie locali, gli enti pubblici e privati che con le Forze di Polizia condividono progetti e responsabilità nel settore della sicurezza.
In questo quadro va coinvolta la famiglia, luogo di rassicurazione e promotrice di educazione civica, che va anzi sempre più aiutata nella sua delicata funzione educativa.
In questo contesto si organizza e si sviluppa la risposta operativa dell’Arma dei Carabinieri con i propri reparti di elevata e diversificata specializzazione, in particolare con le Stazioni Carabinieri, perno dell’azione di controllo del territorio.
Nell’anno appena trascorso le sole Stazioni hanno eseguito 53mila pattuglie, denunciate 21mila persone, arrestate 2.100, che costituiscono il 64% del totale. Di non minor rilievo il numero dei delitti perseguiti oltre 52 mila, il 73% di quelli complessivamente perseguiti da tutte le Forze di polizia. Ma sono anche fonte di “rassicurazione sociale” per le rispettive comunità.
Per questo esprimo un incondizionato compiacimento e ringraziamento ai Comandanti di Stazione.
Per l’Arma dei Carabinieri rimane prioritaria e assolutamente costante l’attenzione ai gravi condizionamenti esercitati dalla ‘ndrangheta, che mira ad accrescere la dimensione economica delle proprie attività delittuose e ad infiltrare il tessuto produttivo di questa Regione e di molte altre, per estendersi anche oltre i confini nazionali.
In particolare, l’azione di contrasto dell’Arma dei Carabinieri nel 2009 ha consentito la denuncia di 472 persone per associazione di tipo mafioso, il sequestro e la confisca di patrimoni illeciti per circa 390 milioni di euro, l’arresto di ben 42 latitanti di cui 3 inseriti nell’elenco dei trenta e 4 nell’elenco dei cento più pericolosi a livello nazionale.
La risposta operativa è anche efficace nel contrasto della criminalità diffusa. Infatti nello stesso periodo, i Carabinieri della Calabria hanno denunciato all’Autorità giudiziaria oltre 25mila soggetti e ne hanno arrestati 3260 , tra i quali sono compresi 114 per associazione mafiosa.
Il merito degli eccellenti risultati operativi, pocanzi esposti, va esclusivamente attribuito al costante impegno dei reparti della Legione e di quelli speciali dislocati sul territorio. L’impegno è testimoniato dalle 123 ricompense individuali di cui 14 Medaglia al Valore e/o Merito Civile, 8 encomi solenni del Comandante Generale, come prima attestazione di merito in attesa di più alti riconoscimenti al valore e/o merito civile e due ricompense collettive ai reparti.
A queste si aggiunge il premio annuale che ieri, durante la cerimonia a Roma il Capo dello Stato ha consegnato al Comandante della Stazione di Taverna perché risultato tra i cinque Comandanti di Stazione che si sono maggiormente distinti in ambito nazionale.
Queste ricompense esaltano piccoli e grandi gesti, la passione e la dedizione che rende unico ed accomuna ogni Carabiniere.
Il Comandante ha concluso ringraziando tutti i Carabinieri della Legione Calabria per i risultati ottenuti e soprattutto per l’impegno e la dedizione dimostrata nell’espletamento del servizio, esortandoli a conseguire sempre migliori risultati.
La consegna degli encomi:
1. Medaglia d’Argento al Valor Civile
concessa al luogotenente Mario Quero, già Comandante della Stazione Carabinieri di Mesoraca (KR), deceduto insieme alla consorte il 12 ottobre 2008 in incidente stradale.
motivazione: Con eccezionale coraggio e cosciente sprezzo del pericolo, non esitava ad intervenire in un edificio pubblico interessato da un violento incendio e saturo di fumo. Dopo aver raggiunto l’ultimo piano, traeva in salvo due persone che erano rimaste intrappolate e scongiurava più gravi conseguenze. Chiaro esempio di elette virtù civiche ed altissimo senso del dovere.
Mesoraca (KR), 9 ottobre 2008
2. Medaglia d’Argento al Merito Civile
concessa al brigadiere capo Domenico Elia, all’appuntato scelto Giorgio Camassa, all’appuntato scelto Antonio Procopio, effettivi al Nucleo Operativo e Radiomobile – Aliquota Radiomobile – della Compagnia di Sellia Marina (CZ), ed al carabiniere scelto Luca Loprieno, addetto alla Stazione di Sellia Marina
motivazione: In occasione di violento e disastroso nubifragio che provocava ingenti danni e lo straripamento di numerosi corsi d’acqua, con generoso slancio ed esemplare altruismo, traevano in salvo due coniugi sorpresi in auto dall’onda di piena di un torrente e costretti sul tetto del mezzo per sottrarsi alla furia delle acque. Benché provati dagli sforzi, si prodigavano nel tempestivo salvataggio di un nucleo familiare rimasto bloccato all’interno della propria abitazione invasa dalle acque. Chiaro esempio di elette virtù civiche ed altissimo senso del dovere.
Sellia Marina e Cropani Marina (CZ), 28 novembre 2008
3. Medaglia di Bronzo al Merito Civile
concessa al carabiniere (ora carabiniere scelto) Francesco Palladino, già effettivo alla Stazione di Gizzeria Lido (CZ) ed ora addetto al Nucleo Operativo e Radiomobile – Aliquota Operativa – della Compagnia di Lamezia Terme (CZ)
motivazione: Con generoso slancio, esemplare altruismo ed eccezionale senso di abnegazione, non esitava, libero dal servizio, a tuffarsi nelle acque agitate del mare per soccorrere un uomo che, allo stremo delle forze, era in procinto di annegare, riuscendo, con estenuanti sforzi, a trarlo in salvo. Chiaro esempio di elette virtù civiche e non comune senso del dovere.
Gizzeria Lido (CZ), 13 dicembre 2008
4. Encomio Solenne del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri come prima attestazione di merito
concesso al capitano Gennaro Iervolino, Comandante della Compagnia di Soveria Mannelli (CZ), all’appuntato Andrea Ippolito ed al carabiniere (ora carabiniere scelto) Filippo Pusateri, effettivi al Nucleo Operativo e Radiomobile – Aliquota Radiomobile della predetta Compagnia
motivazione: Con generoso slancio, esemplare altruismo e cosciente sprezzo del pericolo, non esitavano a intervenire all’interno di un’abitazione interessata da un violento incendio e satura di fumo, traendo in salvo due anziani coniugi, di cui uno non deambulante, ormai privi di sensi. Chiaro esempio di elette virtù civiche ed altissimo senso del dovere.
Carlopoli (CZ), 24 settembre 2008
5. Encomio Solenne del Comandante Interregionale Carabinieri Culqualber
concesso all’appuntato scelto Raffaele Pupo, effettivo al Nucleo Operativo e Radiomobile – Aliquota Radiomobile – della Compagnia di Soverato (CZ)
motivazione: Con ferma determinazione ed esemplare coraggio, non esitava ad affrontare un uomo che, in stato di alterazione psichica, stava per colpire con un coltello un commilitone. Nella circostanza, subiva la reazione dell’esagitato che, dopo averlo colpito all’addome e alla spalla destra, veniva bloccato e disarmato.
Gagliato (CZ), 15 novembre 2007
6. Encomio Semplice del Comandante del Comando Unità Mobili e Specializzate Carabinieri “Palidoro”
concesso al maggiore Patrizio La Spada, Comandante del Gruppo Operativo Carabinieri Calabria
motivazione: Impegnato in missione in Libano quale “Provost Marshal” nell’ambito dell’operazione “Leonte”, si prodigava con elevata professionalità e non comune spirito di sacrificio nell’affrontare i delicati e importanti incarichi affidati. Operando in condizioni ambientali particolarmente ostili, contribuiva significatamente alla completa catalogazione di reperti archeologici rinvenuti a seguito dello sbancamento per la costruzione di una strada e alla successiva consegna alle autorità libanesi. La forte tensione morale, l’impeccabile stile militare e il radicato senso del dovere sempre dimostrati, contribuivano ad esaltare il prestigio del contingente italiano e dell’Arma dei carabinieri in ambito internazionale.
Tibnin (Libano), 21 aprile 2007
7. Encomio Semplice del Comandante della Legione Carabinieri Calabria
concesso al maresciallo ordinario Salvatore Marrapese ed al carabiniere scelto (ora appuntato) Giuseppe Scuticchio, effettivi al Nucleo Operativo e Radiomobile – Aliquota Operativa della Compagnia di Lamezia Terme (CZ)
motivazione: Con spiccato acume investigativo ed elevato senso del dovere, sviluppavano articolata e prolungata attività investigativa che consentiva la disarticolazione di un sodalizio criminale dedito all’usura e alle estorsioni in danno di imprenditori della zona. L’operazione si concludeva con l’arresto di 14 pregiudicati e con il sequestro di titoli di credito per un valore di circa 300 mila euro.
Lamezia Terme (CZ) e territorio della provincia di Vibo Valentia, novembre 2006 – 29 gennaio 2009
8. Encomio Semplice del Comandante della Legione Carabinieri Calabria
concesso al maresciallo capo Gaetano Fazio, addetto al Nucleo Operativo e Radiomobile – Aliquota Operativa della Compagnia di Soveria Mannelli (CZ), ed al maresciallo ordinario Gaetano Ragano, Comandante della Stazione di Carlopoli (CZ)
motivazione: si prodigavano con mezzi di fortuna nell’attività di contenimento di un incendio all’interno di un’abitazione, fornendo determinante contributo al salvataggio di due anziani coniugi di cui uno non deambulante.
Carlopoli (CZ), 24 settembre 2008