Crotone. La festa per il 196° dell’Arma dei Carabinieri

Crotone. Ieri l’Arma dei Carabinieri ha celebrato il 196° Annuale della sua Fondazione all’interno della Caserma del Comando Provinciale di Crotone, dove il Comandante Provinciale, Colonnello Francesco Iacono, ha commemorato la ricorrenza alla presenza delle più alte cariche Istituzionali civili, religiose e militari a livello provinciale.
La cerimonia si è svolta all’insegna della sobrietà con i reparti schierati ridimensionati e composti esclusivamente da militari della Provincia di Crotone.
Letti i messaggi augurali del Presidente della Repubblica e l’ordine del giorno del Comandante Generale dell’Arma, ha preso la parola il Colonnello Francesco Iacono, di seguito riportiamo il suo intervento:

Signor Prefetto, Eccellenza Reverendissima, Signor Presidente della Provincia, Signor Sindaco di Crotone, Signori Sindaci tutti, la cui presenza è oggi altamente significativa a riprova del legame fra l’Arma e la gente che rappresentate, Signori Magistrati, Autorità tutte, colleghi ed amici, Carabinieri di ogni Ordine e Grado, Cittadini della Provincia di Crotone!
Oggi l’Arma compie 196 anni: fatti di sudore, sangue, sacrificio, ed è un onore poter dire che la ricorrenza si inserisce, quest’Anno, nell’ambito delle celebrazioni nazionali per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, motivo per cui ancora più gradito è, per noi, avere esposto questo maestoso tricolore a fianco dei nostri colori istituzionali.
È stato scritto che l’Arma dei Carabinieri è quella «linea rossoblù che attraversa il Paese rendendo più visibile una storia di grandi e piccoli eroismi lontani da ogni tentazione di clamore e protagonismo».
E mi rivolgo, adesso, proprio a tali uomini, schierati oggi in armi.
A questi uomini: «mano di ferro in guanto di velluto», secondo un vecchio detto di Mario Soldati, che non rappresentano soltanto un’anonima divisa, perché individui con la propria umanità fatta di virtù e di debolezze, ma che – ciononostante – testimoniano nel Paese «il senso morale di un impegno costruito sul sacrificio e sulla dedizione quotidiana»; a questi uomini intendo esprimere, con orgoglio di comandante, i sensi della mia più incondizionata stima e soddisfazione per lo spirito di sacrificio e di abnegazione con cui – tutti i giorni – prestano la loro opera; per l’eroismo quotidiano con cui – tutti i giorni – fanno cose ordinarie in situazioni straordinarie.

Poco importa se le risorse non sono sempre sufficienti od adeguate. Il rigore e la disciplina sono il nostro spirito. Ci siamo abituati. Fin da quando varchiamo le soglie delle nostre scuole, dove ci hanno insegnato a superare con entusiasmo ogni avversità; a lanciare il cuore oltre l’ostacolo. E la Festa dell’Arma di oggi, per il cui sostegno sono personalmente grato al Presidente della Provincia Stanislao Zurlo ed al Sindaco di Crotone, Giuseppe Vallone, improntata qui e nel resto del territorio nazionale alla massima austerità, in un momento difficile per il Paese, – di cui tutti hanno cognizione – ne è un esempio.
E l’Arma della Provincia di Crotone è orgogliosa di contribuire ad essere veicolo di tale messaggio di rigore e morigeratezza, perché proprio la spartana austerità, per noi militari, per noi soldati, è simbolo di ricchezza. Di quella ricchezza che conta: fatta di ideali, di valori, di idee, di virtù.

I risultati complessivi – sotto gli occhi di tutti grazie ad una stampa attenta e professionale – sono di estrema soddisfazione: e nel campo del contrasto alla criminalità diffusa, ed in quello del contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso:

* 370 arresti, fra flagranze e ordini di custodia cautelare;
* 2803 denunce a piede libero;
* 38 milioni di euro, in beni mobili ed immobili, sequestrati alla ‘ndrangheta;
* 36 armi da sparo comuni e da guerra fra cui una bomba a mano a frammentazione proveniente dall’Est europeo;
* le Operazioni denominate “Apocalypse Now”; “Grande Maestro”; “Mala Erba”; “White Night” condotte contro i clan di Crotone, Isola di Capo Rizzuto e Cirò Marina che hanno portato all’arresto di 67 persone per reati che vanno dall’associazione mafiosa, all’estorsione, al traffico di stupefacenti, alle armi;
* due latitanti di mafia di Isola di Capo Rizzuto e Cirò catturati rispettivamente a Steccato di Cutro e Crucoli;
* una strage scoperta: mi riferisco, ovviamente, a quella che più ha colpito l’opinione pubblica per l’efferatezza e per il coinvolgimento di una vittima innocente.

Sono tutti risultati, quelli appena citati, ascrivibili nella loro interezza alle capacità ed allo sforzo di tutti i Carabinieri del Comando Provinciale di Crotone che mi pregio di comandare; ma non posso non ringraziare, particolarmente, per questi risultati, un’Autorità Giudiziaria competente ed attenta, vicina in ogni momento a sostenere con matura esperienza la nostra azione.

Sappiano, coloro i quali hanno scelto di non percorrere la via della rettitudine che troveranno sempre nell’Arma uno strenuo baluardo; che troveranno sempre noi tutti parati per una battaglia dove siamo intimamente convinti che “l’importante non è partecipare, ma vincere.

Ma per vincere abbiamo bisogno che i cittadini abbiano fiducia, che siano dalla nostra parte, nostri alleati, quasi nostri compagni d’arme, uniti nella difesa di questa splendida terra che è la Calabria.

L’ultimo pensiero lo voglio dedicare ai nostri familiari, oggi qui presenti in maniera numerosa, verso cui mai saremo sufficientemente riconoscenti per l’amore, le premure e le attenzioni che tutti i giorni ci dedicano, stando al nostro fianco.

Viva l’Italia, Viva l’Arma dei Carabinieri!

La consegna degli encomi:

1. Medaglia d’Argento al Valor Civile concessa al carabiniere Damiano Pansini, addetto alla Stazione di Mesoraca, con la seguente motivazione:
Con eccezionale coraggio e cosciente sprezzo del pericolo, unitamente ad altro militare, non esitava ad intervenire in un edificio pubblico interessato da un violento incendio e saturo di fumo. Dopo aver raggiunto l’ultimo piano, traeva in salvo due persone che erano rimaste intrappolate e scongiurava più gravi conseguenze. Chiaro esempio di elette virtù civiche ed altissimo senso del dovere.
Mesoraca, 9 ottobre 2008

2. Encomio Semplice del Comandante della Legione Calabria concesso al Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cirò Marina, con la seguente motivazione:
Nucleo Operativo e Radiomobile di Compagnia distaccata operante in area ad alta densità criminale, con spiccata professionalità e corale impegno dei suoi componenti, sviluppava articolata, prolungata e rischiosa attività investigativa nei confronti di agguerrite associazioni criminali dedite al traffico di sostanze stupefacenti, alla detenzione di armi, alle estorsioni ed alla consumazione di delitti contro la persona ed il patrimonio che si concludeva con l’arresto di dieci persone e la disarticolazione del pericoloso sodalizio criminale.
Provincia di Crotone 2002 – 2008.

3. Encomio Semplice del Comandante della Legione Calabria concesso al carabiniere scelto (ora appuntato) Ettore Cortese, effettivo alla Compagnia Speciale di Vibo Valentia, con la seguente motivazione:
Militare addetto a Compagnia Speciale operante in territorio ad alta densità criminale, nel corso di un servizio perlustrativo, con ferma determinazione e coraggio, non esitava ad inseguire ed affrontare un malvivente armato di pistola che, per sottrarsi ad un controllo, si era dato precipitosamente alla fuga lungo le vie di un centro abitato. L’intervento si concludeva con l’arresto del malfattore ed il sequestro dell’arma ed del relativo munizionamento.
Crotone 3 marzo 2009

4. Encomio Semplice del Comandante della Legione Carabinieri Sicilia, concesso al Tenente (ora Capitano) Domenico Dente, Comandante della Compagnia di Crotone, con la seguente motivazione:
Comandante di Nucleo Operativo di Compagnia Urbana, operante in territorio ad alto indice di criminalità organizzata, con perseverante impegno e non comune spirito di sacrificio forniva determinante contributo a complesse e prolungate indagini che consentivano l’arresto di tredici persone, responsabili di associazione mafiosa dedita alle estorsioni ed al traffico di sostanze stupefacenti, tra le quali un latitante ritenuto elemento di vertice del sodalizio, già condannato alla pena dell’ergastolo e ricercato dall’agosto 2007.
Messina ed altre province nazionali, ottobre 2006 – giugno 2008

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