Palermo. “Siamo convinti che, per la posizione strategica e per le alte professionalità che ha al suo interno, il Cantiere Navale di Palermo possa e debba competere nel mercato per diventare il polo strategico della cantieristica navale dell’intero Mediterraneo. Per questo sono particolarmente felice oggi, per la firma di questo protocollo d’intesa”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi, in seguito alla firma del protocollo d’intesa, promosso dalla Regione.
Il documento e’ stato sottoscritto, questo pomeriggio, nella sede dell’assessorato regionale alle Attività Produttive, anche dall’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, dal comune di Palermo, rappresentato dall’assessore Mario Milone, da Antonino Bevilacqua, presidente dell’Autorità Portuale di Palermo e da Edmondo Gentilucci, per Fintecna. “Abbiamo avuto diversi incontri a partire da un anno fa – ha detto Venturi – e fin da allora avevo ribadito la nostra volontà di rilanciare lo storico stabilimento palermitano e la contestuale disponibilità ad investire risorse economiche. A dicembre la Regione ha acquisito la proprietà dei due bacini da 19 e 52 mila tonnellate e siamo pronti a emettere il bando per la ristrutturazione, spero già a settembre, per cui sono disponibili poco meno di 20 milioni. Inoltre la Regione cofinanzierà gli interventi per il completamento del bacino da 150 mila tonnellate. L’accordo di oggi e’ importante per diversi aspetti. Innanzitutto perché tutti i firmatari concordano sull’importanza logistica, storica, occupazionale, industriale che i cantieri navali hanno per Palermo e per l’intera Regione. Voglio sottolineare l’impegno di Fincantieri, tra le altre cose, di potenziare lo stabilimento in relazione all’andamento del mercato. Fintecna modificherà il PRUSST escludendo per l’area dei Cantieri la destinazione turistico ricettiva. L’Autorità Portuale, fra l’altro, cofinanzierà gli interventi per il completamento del bacino da 150 mila tonnellate e ultimerà i lavori propedeutici per l’avvio del cantiere di quest’ultimo bacino, grazie a risorse pari a 26 milioni. Mentre il Comune – ha concluso Venturi – ha riaffermato il principio di incompatibilità assoluta tra la destinazione d’uso delle aree adibite esclusivamente ad attività di cantieristica navale con interventi di tipo turistico-ricettivo”.
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