Gioia Tauro. A seguito di accurate indagini di Polizia Giudiziaria, coordinate dalla Procura della Repubblica di Palmi, il GIP presso il Tribunale di Palmi ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare grazie alla quale è stata smantellata un’organizzazione che, attraverso l’attivazione di carte postepay, intestate “ad arte” ad ignari cittadini extracomunitari, ha realizzato ingiusti profitti ai danni di decine di persone mettendo in vendita sulla rete Internet numerosi beni mai consegnati agli acquirenti caduti nella trappola tesa da “pirati” informatici.
Le attività investigative, svolte in maniera sinergica dalla Sezione Investigativa del Commissariato di Gioia Tauro e dagli specialisti del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Reggio Calabria, diretto dal primo dirigente Sergio Iannello, sono iniziate a seguito delle numerose denunce presentate da soggetti che da varie zone e città italiane lamentavano di essere stati vittime di truffe quali utenti del sito di aste on-line “Ebay”.
Dall’analisi delle denunce si è appurato che molte di queste presentavano un elemento in comune, in quanto numerose truffe risultavano commesse da parte di soggetti titolari di carte postepay rilasciate dall’Ufficio postale centrale di Gioia Tauro. Pertanto, i successivi accertamenti hanno consentito di appurare che tra i mesi di gennaio e luglio 2008 erano state attivate presso l’Ufficio Postale ben 53 carte postali, intestate a cittadini stranieri e, in particolare, 50 intestate a 17 extracomunitari e 3 ad un cittadino greco; inoltre è emerso che, ad eccezione di quest’ultimo, tutti gli altri intestatari delle carte postali erano dei marittimi quasi tutti filippini, componenti degli equipaggi di navi mercantili che, tuttavia, alla data del rilascio delle carte intestate a loro nome, o non risultavano presenti a Gioia Tauro, oppure non avevano avanzato richieste del cd. shorepass, documento indispensabile per poter uscire fuori dall’area portuale.
Tali circostanze hanno indotto gli investigatori a ritenere che si era verificata una appropriazione dei documenti di identità e dei dati personali dei marittimi e che, quindi, si fosse proceduto all’accensione di conti correnti ed al rilascio delle carte postali con cui successivamente erano state consumate le truffe nel corso degli acquisti su Internet. Si è accertato ancora che tutte le 53 carte postepay erano state rilasciate dall’Ufficio Postale di Gioia Tauro ad opera dell’impiegato Francesco Trunfio, 55enne nato a Reggio Calabria.
Le successive risultanze investigative hanno consentito l’emissione degli odierni provvedimenti restrittivi a carico di due dei principali indagati, rispettivamente arresti domiciliari per Trunfio e custodia cautelare in carcere per un altro soggetto allo stato irreperibile ma attivamente ricercato. Le indagini sono state condotte dal pm della Procura di Palmi Francesco Frettoni che ha chiesto ed ottenuto dal gip Daniela Tortorella l’ordinanza di custodia cautelare. Agli indagati sono stati contestati – in concorso con altre persone in corso di identificazione – i reati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, falso ideologico, sostituzione di persona, nonché violazione del decreto legislativo nr. 231/2007 recante le norme sugli obblighi di identificazione nelle operazioni finanziarie.
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