Intimidazione Di Landro. Nucera (Pdl): “Consiglio regionale calabrese chiamato ad azione forte di contrasto”

Reggio Calabria. Il segretario-questore dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, Giovanni Nucera interviene sulla vicenda della manomissione dell’autovettura del Procuratore  Di Landro:  “Inquieta profondamente l’opinione pubblica reggina e calabrese l’ennesima, grave, notizia della manomissione dell’autovettura di servizio del Procuratore generale della Repubblica, dott. Salvatore di Landro. Si tratta di un gesto di intimidazione nei confronti di un magistrato e di un Ufficio che hanno sempre onorato con notevole impegno il ruolo istituzionale loro delegato dalla Costituzione. Al di là della ricerca delle causali che hanno indotto gli ambienti criminali a reiterare il tentativo di condizionamento nei confronti del dott. Di Landro e dei suoi collaboratori – dopo l’attentato dinamitardo dello scorso gennaio – emerge in tutta la sua lucida follia un disegno destabilizzante che tenta di indebolire lo Stato e le sue articolazioni in un momento molto delicato per la vita di Reggio e della Calabria. Mi sento vicino al dott. Salvatore di Landro, nella sua duplice veste di magistrato e di cittadino di Reggio Calabria che ama la sua città e la sua gente e ne vuole difendere la laboriosità e i destini futuri. Non è certo con le intimidazioni che si potrà fermare o rallentare il lavoro della Magistratura e delle Forze dell’Ordine, né vanificare il duro lavoro investigativo condotto in questi mesi dagli apparati di sicurezza dello Stato per assicurare alla giustizia capi e gregari delle consorterie mafiose. In questo senso, appare forte la determinazione non solo degli Uffici di Procura generale, ma anche di tutti i magistrati del distretto giudiziario reggino, a partire dalla Procura distrettuale antimafia, nel perseguire gli obiettivi di salvaguardia della legalità civile e democratica. Sono convinto che mai, come in questa fase storica, la nostra realtà si trovi ad affrontare difficoltà epocali, ed operare scelte nette che vanno perseguite con coerenza. Per questo, anche il Consiglio regionale deve fortemente sostenere l’azione di contrasto e di prevenzione dei reati mafiosi attraverso una legislazione ancora più incisiva e selettiva specie sulle connivenze e legami oscuri tra politica e bande criminali”.

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