Reggio Calabria. «Mai più bandiera rossa», ovviamente non parla di sé e di quella del partito, bensì del futuro della città e di quella del divieto di balneazione. Obiettivo turismo: Reggio bandiera blu delle spiagge. E’ questo il progetto proposto dal consigliere comunale Pdci Massimo Canale. La bandiera blu viene riconosciuta, in Europa, solo alle città costiere che soddisfano determinati parametri. Il candidato a sindaco di Reggio Calabria comincia dal mare e propone un sistema di depurazione delle acque più efficiente. Avere un mare pulito significa poter attrarre turisti da ogni parte del mondo.
“Il turismo deve essere punto cardine della città – spiega Massimo Canale – ma non si può pensare a un rilancio turistico, se non ci sono le condizioni per attrarre i turisti”.
“Il mare, in una città come Reggio, deve essere punto cardine per lo sviluppo – continua il candidato a sindaco – ma le acque antistanti Reggio non godono di ottima salute”.
Da quanto emerge dai dati degli uffici tecnici del comune, a Reggio Calabria la depurazione è garantita da 3 impianti, Gallico, Pellaro e Ravagnese che risalgono agli anni ’80 e limitrofi ai centri abitati, motivo per cui causano disagi ai residenti, ma non solo, in seguito ai guasti delle stazioni di sollevamento, i liquami finiscono nel mare.
Sempre secondo le stime degli uffici comunali, per i 3 impianti necessitano interventi differenti, per esempio a Ravagnese occorre ammodernare la depurazione, realizzare interventi per rendere stagnanti gli impianti, ossia per impedire la fuoriuscita dei liquami. Inoltre, occorre un trattamento terziario per riportare le acque depurate negli alvei delle fiumare. Per un totale di spesa che si aggira dai 15 ai 20 milioni di euro, a cui si aggiunge il costo degli interventi necessari ai depuratori di Gallico e Pellaro pari a circa 20 milioni di euro. La rete fognaria è usurata dal tempo e carente, le stazioni di sollevamento atte al convogliamento dei reflui civili sono di dimensioni minori rispetto le reali necessità. Massimo Canale ha proposto, nel corso di una conferenza stampa, degli interventi, in particolare: investimenti per potenziare la rete fognaria, intervenendo sulla rete di trasporto delle acque reflue civili, sugli impianti di sollevamento e sulle condotte fognarie. La messa a norma dei depuratori da avviare insieme a indagini tecniche per verificare la possibilità di spostare i depuratori di Ravagnese e Gallico. La costruzione di un nuovo depuratore per dividere il carico di smaltimento di Ravagnese, in cui attualmente vengono convogliati i liquami prodotti da San Gregorio a Pentimele. La realizzazione di scarichi delle acque depurate e a -70 metri sotto il livello del mare. Solo così potremo finalmente dire addio alla bandiera rossa, e goderci insieme ai turisti il blu delle acque dello Stretto.
Maria Giordano