Con Decreto dirigenziale è stata sospesa cautelativamente l’attuazione del Programma previsto dalla Legge regionale 19/2009, al comma 1 e 5 dell’art. 13. Questo è un atto di enorme gravità. Si sospende un programma che prevede la realizzazione di centinaia di opere pubbliche necessarie per superare atavici problemi che affliggono le comunità calabresi. Un programma che, tra l’altro, immette nel circuito economico calabrese decine di milioni di euro, da gestire in modo virtuoso e trasparente, che consentiranno di tirare un sospiro di sollievo alle centinaia di piccole imprese dell’edilizia, strozzate da una crisi senza precedenti. Tutto questo viene cancellato con un tratto di penna da un dirigente che si trincera dietro non precisate incongruenze riscontrate nella documentazione trasmessa da alcuni enti beneficiari del programma. E’ una giustificazione risibile. Il dirigente deve sospendere singoli interventi ove riscontri incoerenze o insufficienze, non può certo bloccare un intero sistema di opere pubbliche. Tale provvedimento, oltre a creare un probabile contenzioso con i Comuni virtuosi che hanno provveduto ad attivare le procedure previste dalla legge, rischia di innescare il solito meccanismo, tutto meridionale, che vede trascorrere tempi biblici tra l’idea di un intervento e la realizzazione dello stesso. In Calabria spesso le opere vengono realizzate quando non servono più. Si ritiene, pertanto, che il provvedimento del Direttore generale del Dipartimento Lavori Pubblici debba essere immediatamente revocato, ferma restando la necessità di valutare l’eventuale sospensione di singoli interventi, con idonea motivazione, ove dovessero emergere difformità o incongruenze sul piano tecnico-giuridico rispetto al quadro normativo. Nei prossimi giorni il Gruppo regionale del PD presenterà una interrogazione al Presidente Scopelliti per chiarire e risolvere l’incresciosa vicenda.
Il Gruppo P.D. al Consiglio regionale della Calabria