Reggio Calabria. La crisi regionale della sanità sta avendo conseguenze devastanti per le famiglie reggine in cui vi sono ragazzi e persone diversamente abili che necessitano di prestazioni riabilitative. Bisogna intervenire immediatamente con la consapevolezza che l’interruzione dei servizi che ormai si profila significherebbe un vero e proprio dramma per i diversamente abili che si sottopongono alle cure, per le loro famiglie già costrette ad accollarsi in solitudine un costo umano e sociale che dovrebbe ricadere su tutti, per il livello di civiltà della nostra comunità. Al momento, gli enti che erogano prestazioni di riabilitazione si trovano nel mezzo di una crisi finanziaria gravissima dovuta, da una parte, al ritardo cronico dei pagamenti, e, dall’altra, a una vera e propria carenza finanziaria. Gli undici enti del settore accreditano oltre 15 milioni di euro, accumulati tra il 2004 e il 2009. Per lo scorso anno, soprattutto, è stato liquidato tra il gennaio e l’aprile del 2010 soltanto il 70% delle spese. Per di più, alcuni enti non possono richiedere ulteriori liquidazioni per la mancanza del contratto del 2009. E’ infatti capitato che gli enti siano stati convocati per la stipula contrattuale del 2009 soltanto nel dicembre di quell’anno e che l’Asl, dopo aver sottoscritto i contratti per i servizi ambulatoriali, abbia rinviato la stipula dei contratti per le prestazioni residenziali e semiresidenziali. Per il 2010 non vi è stata alcuna liquidazione, non sono stati sottoscritti i contratti e le fatture emesse per le prestazioni erogate non sono state inviate dall’ufficio finanze dell’Asp ai distretti sanitari per i dovuti adempimenti amministrativi. In più, l’Asp 5 aveva segnalato all’Assessorato alla salute un fabbisogno per il 2009 e 2010 di 12.500.000 euro, l’assessorato ne ha stanziati, invece, 11.500.000 a fronte di un fabbisogno reale di 16.000.000 circa. Conseguenza: l’Asp, anche alla luce del piano di rientro, potrà sottoscrivere contratti soltanto per 9 mesi su 12. Inutile dire che se non si interviene vi sarà l’interruzione delle prestazioni e la prospettiva della cassa integrazione per il personale degli enti. Per questo, mi sono appellato alla sensibilità del Presidente Scopelliti, che ha tenuto fin qui sotto la propria responsabilità l’assessorato alla salute, perché disponga di una veramente immediata verifica della contabilità degli anni 2008 e 2009 dell’Asp 5. Bisogna rideterminare l’assegnazione delle risorse per la riabilitazione per impedire che si consumi nella nostra città la tragedia di 3000 diversamente abili, in gran parte ragazzi che hanno il diritto pieno di un’assistenza che riduca il più drasticamente possibile i loro svantaggi, e per i 500 lavoratori del settore che assolvono con passione a un compito delicatissimo e straordinario.
Demetrio Battaglia
Consigliere regionale
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