Estorceva denaro in cambio di permessi di soggiorno. Indiano fermato dalla Guardia di Finanza

Reggio Calabria. Nei giorni scorsi i militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Reggio Calabria hanno proceduto al fermo di un cittadino di nazionalità indiana (K.J. nato ad Aur Nawah di 31 anni) per i reati di tentata estorsione e lesioni personali gravi.
Al termine di una articolata attività investigativa, coordinata dalla locale Procura della Repubblica – sostituto procuratore Gabriella Cama, i finanzieri hanno accertato che il fermato, dopo aver tentato di estorcere ad un giovane connazionale (K.A. di 20 anni) la somma di 10 mila euro quale saldo preteso per fornire fittiziamente documenti necessari alla regolarizzazione del suo soggiorno in Italia, lo aveva sfregiato in volto procurandogli gravissime lesioni.
Secondo la ricostruzione fatta dalla stessa vittima agli inquirenti, la vicenda ha inizio nel 2009 quando, trovandosi, in India si rivolgeva a K.J. per chiedergli aiuto nell’ottenimento di un regolare permesso di soggiorno in Italia. Per tale prestazione veniva richiesto ed ottenuto il pagamento di 10.000 euro a titolo di acconto per l’avvio della pratica. Nel febbraio 2009, al momento dell’ingresso in Italia, K.J. gli consegnava un nulla osta per un fittizio lavoro subordinato quale dipendente di una ditta in provincia di Verona.
Proprio a seguito di questi accordi qualche giorno fa a Reggio Calabria K.J. ha preteso il saldo pattuito ma la vittima è stata in grado di consegnargli solamente 1.500 euro anche perché non aveva ottenuto la documentazione necessaria alla definizione dell’iter amministrativo. Per tutta risposta il fermato ha richiesto e ottenuto a garanzia il deposito di documenti originali e del passaporto del ragazzo.
Dopo tale incontro la vittima ha deciso di sollecitare telefonicamente il rilascio del suo permesso di soggiorno e la restituzione dei documenti ottenendo come risposta una promessa di consegna solo dopo il saldo. Ad un successivo incontro, tra i due, alla decisa protesta del giovane, K.J. ha reagito violentemente minacciando inizialmente di distruggere il passaporto e poi, dopo averlo percosso violentemente ed averlo sfregiato al viso con una chiave, anche di morte.
La vittima, ancora con il volto insanguinato, si è presentata presso gli uffici del locale Gruppo della Guardia di Finanza dove, ascoltato dai militari, è stato subito scortato al pronto soccorso dell’ospedale reggino per l’applicazione dei punti di sutura. Successivamente, avendo deciso di collaborare, anche grazie all’aiuto di altri connazionali, ha condotto i finanzieri sul luogo del reato, procedendo all’identificazione dell’aggressore e permettendone così il fermo. La sua versione dei fatti, nonostante le difficoltà dovute alla comprensione della lingua indiana, è stata confermata da altri connazionali ed acquisita in atti quale determinante fonte di prova.
Contestualmente, al fine di corroborare ulteriormente le prove dei delitti commessi, sono stati attivati i finanzieri della Tenenza di Soave (VR), i quali a seguito di una perquisizione presso il call center gestito dal fermato, hanno rinvenuto il passaporto della vittima.
Informato il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, Gabriella Cama, quest’ultima ha disposto il fermo dell’indiziato di delitto e il suo accompagnamento in carcere.
Nel corso dell’udienza dinanzi al Gip del Tribunale di Reggio Calabria sono state confermate le accuse nei confronti dell’indagato ed emessa una ordinanza di custodia cautelare in carcere.

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