Maierato (Vibo Valentia). Ci sono amarezza e delusione nelle parole che Francesco Rizzo, sindaco di Maierato, ha consegnato ad una lettera spedita a Guido Bertolaso, responsabile della Protezione Civile ed a Giuseppe Scopelliti, presidente della Regione Calabria, al Presidente della Provincia di Vibo Valentia, Francesco De Nisi ed al Prefetto Luisa Latella. Dopo quattro mesi dalla frana che si abbatté sul centro abitato, infatti, sono ancora troppi i disagi e le preoccupazioni che attanagliano la comunità di Maierato e di queste difficoltà patite dai cittadini, il sindaco si è voluto fare portavoce. Lo ha fatto illustrando l’attuale stato dell’arte rispetto a quello che si è fatto e rispetto a quello che ancora deve essere fatto. Scrive Rizzo che “Sono ormai passati 4 lunghissimi mesi da quel tragico 15 febbraio 2010, quando in seguito alla calamità che ci ha colpiti, siamo balzati agli onori di tutte le cronache. Sono passati 4 mesi da quando la gente di Maierato ha dovuto lasciare le proprie case per i pericoli che incombevano a causa alla grande frana e, purtroppo, ad oggi, ancora 200 persone non vi hanno fatto ritorno. Sono passati 4 lunghi mesi ed ancora oggi i tecnici incaricati dal dipartimento nazionale di Protezione Civile e dalla Regione Calabria non ci hanno detto se è sicuro vivere nel nostro paese. Nessuno ci ha ancora detto cosa dobbiamo fare per aiutare chi ha perso tutto: case, terreni, aziende agricole. Ma, cosa ancora più grave, sembra quasi che l’emergenza Maierato non esista più. Tre strade provinciali sono andate distrutte dalla frana, non esistono i collegamenti per entrare e uscire dal paese se non per un’unica arteria che passa attraverso il centro storico, non esistono i collegamenti tra le aree rurali più importanti di Maierato ( Piana degli Scrisi e Montesanto), 200 persone vivono ancora lo status di evacuati senza sapere cosa sarà dei loro beni, numerose aziende agricole sono state evacuate insieme alle loro stalle e ai loro capi di bestiame e cercano di sbarcare il lunario in condizioni di assoluta precarietà. A fronte di ciò, i tecnici incaricati, formalmente chiamati ad esprimere un parere per il rientro delle persone nelle loro abitazioni, a distanza sempre di 4 mesi, ci dicono che non è loro competenza farlo, perchè la Regione Calabria non ha conferito loro alcun incarico formale. La Prefettura, la Provincia di Vibo Valentia e i Vigili del Fuoco hanno fatto l’impossibile per dare risposte alle istanze dei maieratani e per garantire la loro sicurezza e incolumità, ma oggi anche il loro massimo impegno, gioco forza, tende ad esaurirsi perché mancano le risorse e mancano gli interlocutori designati. Di fronte a tutto ciò Maierato e la sua gente hanno dato ampia dimostrazione di grande civiltà e di grande dignità, ma anche la nostra pazienza ormai è’ giunta al termine. Tra qualche mese arriveràdi nuovo la stagione delle piogge e ancora il piano per la messa in sicurezza del territorio non è stato né messo in cantiere, né redatto, né tanto meno sono state stanziate risorse per procedere con gli interventi. E allora la nostra domanda è una e una sola: saremo costretti ad abbandonare le nostre case di nuovo? E questa volta, visto che la prima è andata bene, ci ritroveremo a piangere qualcuno che si sarà fatto male? Il Comune di Maierato non deve essere lasciato da solo in questa emergenza e la gente di Maierato non merita di essere messa nel dimenticatoio. Noi vorremmo solo alcune risposte vorremmo sapere cosa sarà del nostro territorio, della nostra economia, delle nostre aziende e delle nostre case. Con una sola frase vorremmo sapere: cosa sarà di Maierato? E’ necessario avviare tutte le procedure necessarie per mettere in sicurezza l’intero territorio comunale e per ripristinare la viabilità urbana e rurale, garantire interventi urgenti a favore di quelle famiglie che non potranno rientrare nelle loro abitazioni nel breve e nel lungo periodo, consentire a chi ha visto i propri beni mobili e immobili andare distrutti o resi inagibili di avere le risorse economiche per ricostruire. Solo così Maierato avrà la possibilità di risollevarsi e di mettersi alle spalle il dramma che sta vivendo ormai da quel tragico 15 febbraio 2010”.