Messina. Nella mattinata di ieri la Polizia ha tratto in arresto Giuseppe Smedile, 41enne nato a Messina già noto alle forze dell’ordine, poiché responsabile del reato di detenzione di arma clandestina e relativo munizionamento. Nel corso di una perquisizione domiciliare a carico dell’uomo i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato un fucile calibro 20 marca Breda con calcio e canne mozzate, 42 cartucce dello stesso calibro, una pistola giocattolo priva del tappo rosso e un bilancino di precisione.
Scattate le manette anche per Antonino Rotondo, 23enne messinese, già noto alle forze dell’ordine. Fermato ieri alla guida di un’autovettura ad un regolare posto di controllo effettuato da personale delle Volanti in via Natoli angolo via del Vespro, e trovato sprovvisto della patente di guida in quanto sospesa, giusto provvedimento dell’Ufficio Provinciale MCTC di Messina emesso in data 20.11.2008, il Rotondo è stato invitato a seguire i poliziotti presso gli uffici della caserma Calipari. A quel punto, il giovane ha tentato dapprima di risalire a bordo dell’automobile, poi, non riuscendoci, ha cominciato a inveire e a dare calci e spinte. Dalla colluttazione nata per fermarlo, uno dei poliziotti ha riportato lesioni giudicate guaribili in 6 giorni. I reati per i quali si è dunque proceduto all’arresto del Durante sono resistenza, violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.
Ulteriore arresto è stato effettuato dal personale del Commissariato di Messina Sud nei confronti di Vittorio Durante, messinese di 45 anni, in esecuzione della revoca del decreto di sospensione di ordine di carcerazione ex articolo 656 e 8 c.c.p. e contestuale ripristino dell’ordine medesimo, così come disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Ancona Ufficio Esecuzioni Penali. Vittorio Durante, espletate le formalità di rito è stato accompagnato presso la locale casa Circondariale, dove espierà la pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione, per i reati previsti dagli articoli 640 e 648 del c.p. (truffa e ricettazione).