Palermo. Prosegue senza sosta l’attività della Guardia di Finanza di Palermo a contrasto del sommerso di lavoro. Nell’ambito di un piano di contrasto elaborato dal Comando Regionale della Guardia di Finanza di Palermo, nel comparto della lotta all’evasione fiscale, al lavoro sommerso ed a tutela della concorrenza e del mercato, ieri i Reparti dipendenti del Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito l’ennesimo “controllo a massa” che si è concluso con la scoperta di 59 lavoratori in nero e 3 lavoratori irregolari.
L’attività di servizio, che ha investito l’intero territorio provinciale, si è estrinsecata con il controllo di 33 imprese operanti nei settori del commercio al dettaglio (bar, paninerie, pollerie e), dell’artigianato (officine meccaniche, costruzioni di infissi), della ristorazione, e dei servizi (agriturismo, autolavaggi). Le Fiamme Gialle hanno effettuato gli interventi presso i citati esercizi commerciali riscontrando nella maggior parte dei casi violazioni alla normativa in materia di lavoro.
Complessivamente dall’inizio dell’anno sono 134 i lavoratori in nero e 18 quelli irregolari scovati dai militari delle Fiamme Gialle.
Diverse le motivazioni che inducono i titolari delle attività a non procedere a regolari assunzioni: principalmente, si vogliono evadere gli adempimenti contributivi e fiscali; in secondo luogo, il datore di lavoro si svincola dall’obbligo di corrispondere i salari minimi garantiti.
Tale condotta, oltre a costituire un illecito, è fortemente distorsiva del mercato del lavoro, in quanto configura atti di concorrenza sleale che finiscono col penalizzare le aziende sane che pagano regolarmente i contributi dei propri dipendenti.
Nei confronti dei titolari e rappresentanti legali delle attività controllate perciò, quali sostituti d’imposta e datori di lavoro degli operai-dipendenti in nero, sono state inoltrate ai competenti Uffici le prescritte segnalazioni di legge finalizzate all’accertamento delle violazioni in materia fiscale, contributiva e delle norme a tutela del lavoro.