Arrestato dai Carabinieri il dipendente di un supermercato, in casa 80 grammi di marijuana

Reggio Calabria. Prosegue senza sosta l’attività di contrasto al fenomeno dello spaccio di stupefacenti effettuata dai Carabinieri in ossequio alle disposizioni impartite dal comandante provinciale, colonnello Pasquale Angelosanto. Questa mattina, i militari della Stazione Rione Modena, diretta dal maresciallo capo Andrea Levi con il coordinamento del comandante della Compagnia cittadina, capitano Nicola De Tullio, hanno arrestato una persona per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, e denunciato a piede libero una seconda persona, anch’egli dipendente della stessa attività commerciale, per analogo reato.
A finire in manette Stellario Amato, 36enne messinese, dipendente di un supermercato alimentari nella zona sud della città. L’uomo, residente a Messina, per motivi di lavoro è domiciliato in via Sbarre Inferiori. Ed è lì che questa mattina si sono presentati i Carabinieri della Stazione Rione Modena che, a conclusione di un’attenta attività info-investigativa, supportata dalle risultanze di pedinamenti e appiattamenti effettuati dai militari durante le indagini, hanno avuto la conferma dei loro sospetti. Abilmente occultato all’interno del vano avvolgibili della stanza in uso a Stellario Amato, che condivide l’appartamento insieme ad altri colleghi di lavoro, i Carabinieri hanno rinvenuto un involucro avvolto in carta di giornale, al cui interno erano custoditi 80 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana. E’ scattato così per l’uomo l’arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, che se messa in vendita sul mercato (la quotazione attuale è di circa 6 euro al grammo) avrebbe potuto fruttare quasi 500 euro.
Stessa accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente anche per un collega di Amato, domiciliato in un’altra stanza dello stesso appartamento, all’interno della quale i militari della Benemerita hanno rinvenuto una quantità minore di marijuana, 15 grammi, che è valsa all’uomo una denuncia in stato di libertà. Sebbene siano entrambi impiegati nello stesso supermercato, non vi è alcun elemento in mano agli investigatori per ritenere che l’esercizio commerciale di cui i due uomini sono dipendenti fosse in alcun modo collegato alla presunta attività di spaccio.
Ancora una volta l’Arma conferma di rivolgere particolare attenzione all’attività di contrasto agli stupefacenti, fenomeno che colpisce sempre più persone con negative ripercussioni sulle famiglie di chi rimane coinvolto nel tunnel della tossicodipendenza.

Fabio Papalia

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