Cosenza. Il Consiglio Comunale approva le sei pratiche del settore urbanistica

Cosenza. Il Consiglio comunale di Cosenza, presieduto da Pietro Filippo, ha approvato ieri sera le sei pratiche afferenti il settore urbanistica che, insieme ad alcune del settore di programmazione economica, formavano l’Ordine del Giorno.
Tutte le pratiche sono state accorpate nella relazione dell’assessore al ramo, Domenico Genise, il quale – prima di entrare nel dettaglio tecnico – ha proposto all’aula alcune riflessioni di carattere generale che, in prima battuta, hanno posto l’accento sulla “consapevolezza che le dimensioni del territorio e i suoi confini sono elementi dinamici. Si è cittadini di Cosenza – ha detto – ma si è anche cittadini di un’area vasta che supera i confini dell’area urbana stessa. Ragionare di urbanistica in ambiti territoriali è dunque visione restrittiva. Così come, a mio modo di vedere, l’urbanistica è l’espressione più politica dell’amministrare perché rappresenta la interdisciplinarità, è poi dovere di ogni buon amministratore portare a sintesi le diverse esigenze. Questo sforzo può essere coronato ma ad alcune condizioni: la nostra deve essere una società aperta, deve concepire in modo ampio l’accoglienza intesa non solo come immigrazione ma anche come annullamento della separatezza che c’è a volte tra i ceti”.
Parla poi di rigore l’assessore all’urbanistica, “da intendersi – dice – come rigore morale ma anche come imparzialità, che si traduce nel rispetto delle regole ma anche nel rendere possibile a tutti quello che è consentito. Il territorio è un bene comune e come tale prescinde dalla proprietà”. Una riflessione poi la dedica alla costruzione del nuovo ospedale regionale, rispetto al quale afferma l’importanza che si leghi e sia vicino a una facoltà di medicina.
Infine una carrellata sulle pratiche “che – dice – riguardano strumenti attuativi già quasi tutti operanti, che hanno avuto necessità di alcuni aggiustamenti”. Mentre sul progetto “Creta@Calabria riuso edilizia e territorio”, specifica che si tratta di una convenzione che mira ad informatizzare il sistema che porta, ad esempio, allo sportello unico per l’edilizia. Significa seguire una pratica in tutto il suo iter, dunque assoluta trasparenza e contro qualsivoglia discriminazione.
Il dibattito è stato aperto dal consigliere Michelangelo Spataro, quale Presidente della Commissione Urbanistica. Un intervento nel quale, riassunto il lavoro della commissione su queste pratiche e ringraziando l’assessore per la sua disponibilità, sposta il tiro sulla questione commissioni consiliari dichiarandosi amareggiato per una proposta di deliberazione sulle commissioni che non lo ha coinvolto. “Sono qui per dovere istituzionale – conclude – però dopo mi fermo qui, non ho più nulla da dare a questa maggioranza”.
SERGIO NUCCI
“Ringrazio Spataro perché stasera mi ha fatto capire che possiamo parlare di tutto e del contrario di tutto. La sua era più una reprimenda della maggioranza, più violenta questa sua requisitoria delle mie 103 interrogazioni. Stasera la maggioranza deve essere di 21 altrimenti le pratiche saranno all’attenzione di altri soggetti istituzionali. Assessore, lei ha parlato di politica di rigore e lì ho capito che lei non è assessore della giunta Perugini perché la cosa che manca in questa città è proprio il rigore. Lei ha chiesto come si è costruito in questa città e come si continua a costruire. Basta pensare alla vicenda del palazzo di via Simonetta e a quello che sta sorgendo in un giardino a via Alimena. Ha sollecitato anche delle scelte urbanistiche, tipo il nuovo ospedale richiamando la necessità che sia vicino a una facoltà di medicina. Ha praticamente detto che a Donnici non si può fare. Questa è una scelta veramente impegnativa per la città di Cosenza che deve impegnare il dibattito di quest’aula.
Nello specifico delle pratiche, non ritengo che le stesse siano tali da richiedere un coinvolgimento intellettuale superiore alla norma, anzi credo sia normale amministrazione, ma deve essere l’occasione per capire cosa questa Amministrazione vuole fare della città in questi ultimi 300 giorni, sotto il profilo urbanistico, che doveva essere l’argomento trainante di inizio consiliatura e non di fine. Mi auguro che riusciate a portare a termine almeno quelle due tre cose che avete in cantiere prima di rimettervi al giudizio dei cittadini che, altrimenti, sarà ancora più spietato di quello descritto da Spataro”.

ANTONIO CIACCO
Propongo all’aula un ragionamento stringato nel merito delle questioni. Affronto intanto un tema per affrancare l’aula da un fantasma che serpeggia: il quorum di validità della seduta è collocabile a 13 consiglieri perché per alcuna pratica si presuppone una variazione. È un dato inoppugnabile alla stregua dell’interpretazione letterale della norma regolamentare.
Le pratiche. La prima è a costo zero, e consiste nell’acquisizione gratuita di software dismessi da altri Comuni per la gestione del territorio e dell’edilizia. Nulla c’entra con il piano regolatore generale.
Associazione Regina Pacis: il progetto è conforme alla zonizzazione. Il PRG individua quella zona come F4, riservata a servizi di carattere speciale, nei quali la norma individua servizi per la comunità che non rientrano in alcuna altra zona del PRG. La destinazione del Regina Pacis è di pubblica utilità, ed è una differenza sostanziale perché l’art 14 della legge 380/2001 consente solo per opere di pubblica utilità l’istituto della deroga, e la deroga non è una variazione.
PAU via Popilia – via Ugo spirito: è un’area interessata da un PAU autorizzato da delibera commissariale del 2006. E’ un’area con necessità di bonifica ambientale avendo ospitato attività di demolizione auto. Il PAU mantiene inalterato il perimetro, gli indici, e introduce solo lavori di ristrutturazione per un edificio la cui proprietà non intende partecipare al PAU.
Piano Particolareggiato Lungo Crati – via Bendicenti: approvato nel 1999, l’area ricade in zona di tutela ai fini paesaggistici. L’intervento va dimensionato nell’altezza degli immobili giuste condizioni imprescindibili impartite dalla Soprintendenza. Il piano a tutt’oggi, dopo 11 anni, non ha avuto attuazione perché gli uffici non lo hanno adeguato alle modifiche imposte, e perché il piano aveva delle incompletezze tecniche esplicative relativamente alle tipologie edilizie.
PAU via Popilia – via Arnone: È un PUR approvato nel 2009, inattuato. Rimane così per la frammentazione fondiaria. Le proprietà sono piccole, non tutti sono disponibili a mettersi anche economicamente in gioco. Ciò non consente né la bonifica né la costruzione di fabbricati di qualità. L’ente si è fatta carico dei problemi e ha fatto un piano che stimola ad una più veloce sostituzione edilizia.
Piano particolareggiato via degli Stadi: è una proposta di delibera che riconferma tutti i parametri urbanistici introdotti dal PRG nel rispetto del perimetro e della destinazione d’uso. Non s’è modificato nulla ma solo più opportunamente identificato gli standard sulla base di una legittima istanza dei privati, sostenuta dalla quarta circoscrizione. Così l’intervento è strumento di forte coesione sociale.
Questi i profili delle pratiche. Aggiungo solo alcune riflessioni: è un dovere amministrativo eliminare tutte le contraddizioni che hanno rallentato i processi di sviluppo del territorio e la sua emancipazione sociale, anche se non appartengono a questa Amministrazione. Quando si afferma il principio della discontinuità, non significa buttare a mare ciò che di buono comunque sul territorio è stato pensato, ma metterlo in legalità. Noi, come classe dirigente, non possiamo che essere paladini dei fattori di crescita di questa città.

GIANLUCA GRECO
“Il mio gruppo non voterà le pratiche all’OdG in quanto il Presidente del Consiglio ha trasferito un metodo dittatoriale nella maggioranza, portando alcuni consiglieri di maggioranza a prenderne le distanze. Lei Presidente non è garante di questo Consiglio. Se stasera ci fosse davvero una maggioranza dovremmo essere 27 in aula”. Il consigliere del Movimento delle Libertà denuncia poi che sulla zona dove si realizza l’intervento edilizio dell’Associazione Regina Pacis doveva sorgere la nuova casa circondariale. Inoltre riferisce all’aula delle tante con cessioni edilizie che giacciono non ritirate presso il settore urbanistica “perché – dice – le imprese sono al collasso e questa Amministrazione non fa nulla per aiutarle, come aprire un tavolo di trattative con le banche”.

MASSIMO BOZZO
“Se i numeri necessari stasera fossero quelli che voi dite, queste pratiche avrebbero potuto essere approvate una settimana fa. Sono rimasto stupito dall’intervento di Ciacco, lo stesso che un mese fa elencò in quest’aula tutti i disservizi di Cosenza. Oggi invece tutto va bene. Noi non contestiamo come avete portato le pratiche in Consiglio, ma contestiamo che da quattro anni sistematicamente ci ritroviamo a dover discutere di nuove colate di cemento da riversare sull’ormai ristretto territorio della città di Cosenza, mentre ci sono punti del vecchio OdG che meritano di essere discussi”. Il consigliere dell’UDC si sofferma poi sulle frazioni a sud di Cosenza che definisce abbandonate.

GIUSEPPE MAZZUCA
“Siamo in aula per approvare delle pratiche urbanistiche sulle quali non mi dilungo, ma voglio fare solo riferimento all’opera della Regina Pacis che, in quanto di pubblica utilità, richiede un voto di coscienza. Sono stato presidente della commissione urbanistica ma sono stato anche uno di quei consiglieri che ha avuto molto da dire sulla gestione dell’urbanistica. Oggi il mio voto è favorevole perché mi garantisce l’assessore Genise e questa mia stima è dovuta alla disponibilità che ha sempre nel dare spiegazioni e chiarimenti. Va poi detto che oggi non c’è una maggioranza politica e questo deve aprire una discussione per non consegnare la città di Cosenza al centro destra. Dobbiamo ritrovarci in una coalizione allargata per le prossime consultazioni”. Il consigliere del PD chiede poi che il Sindaco riferisca sulla riunione pomeridiana sulla vicenda Multiservizi.

FRANCESCO LANZONE
“Si usano temi faziosi e non si vogliono vedere gli sforzi enormi che questa Amministrazione sta facendo in una situazione di grave crisi. Non si guarda ad esempio che Cosenza continua ad offrire i servizi per l’infanzia ai prezzi più bassi.
Sui diversi argomenti snocciolati nel corso del dibattito, il consigliere del PD reagisce alle critiche sul centro storico da rivitalizzare, rispondendo che “la causa risiede anche nel fatto che a Cosenza il centro storico è anomalo, perché è periferia della città”. Sul nuovo ospedale regionale, ribadisce che “il Consiglio ne ha discusso e ora tocca ai tecnici del Comune individuare il sito più idoneo”. Considerazioni che fanno concludere a Lanzone che “non si parla di nulla di nuovo se non di temi demagogici che non portano a nulla”. Ritornando sui fatti positivi che gli altri non riescono a cogliere, Lanzone ricorda poi che “al sistema dei rifiuti questa Amministrazione ha dato una sterzata”. Infine, difende l’operato del Presidente del Consiglio, duramente attaccato nel suo intervento dal consigliere Gianluca Greco.

FABRIZIO FALVO
“In questo Consiglio siamo costretti a ripetere le stesse cose – dice replicando a Lanzone. “Ma se da anni parliamo di mancato sviluppo del centro storico, qualche responsabilità ci deve pur essere”. Sul nuovo ospedale, il consigliere Falvo denuncia che “nel tempo un repentino cambio di idea”, ribadendo che “l’ubicazione dell’ospedale è un punto focale”.
Nella sua breve replica l’assessore Genise afferma come “quando si parla di urbanistica, l’argomento non è quello della singola pratica ma emerge una discussione più ampia. Ho apprezzato gli interventi che hanno posto l’attenzione sul centro storico e sulla la questione ospedale che io stesso avevo puntualizzato. Sul centro storico in particolare non ritengo che ubicandovi più uffici il centro storico possa ritornare a vivere. Il centro storico può vivere solo se vi si abita. Per questo condivido l’idea di una facoltà, delle cliniche che diventano un elemento realmente vitalizzante”.
Dopo le dichiarazioni di voto, le pratiche vengono votate e approvate singolarmente dall’aula.
A questo punto il consigliere Antonio Ciacco propone l’aggiornamento della seduta, contro il quale si esprime Vincenzo Adamo, del PDL, ritenendo i9mportante procedere con la discussione delle pratiche di bilancio, con particolare riferimento ai verbali della Corte dei Conti.
L’aula vota però per il rinvio al 1° luglio, alle ore 16.00.

Le pratiche approvate
• Progetto “Creta@Calabria riuso edilizia e territorio”. Protocollo d’intesa per la realizzazione e gestione del progetto.
• Associazione Comunità Regina Pacis Onlus – Progetto per la realizzazione di un “Intervento Edilizio destinato a servizi di carattere speciale” in C.da Colle Mussano”. Approvazione in deroga agli strumenti urbanistici a norma dell’art. 14 del DPR 380/2001 in quanto opera di interesse pubblico.
• Adozione Adeguamento Piano Attuativo Unitario (P.A.U.) “Via Popilia – Via Ugo Spirito”.
• Approvazione adeguamento P.P Zona H “Lungo Crati – Via Bendicenti”, ai sensi della comunicazione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per la Calabria.
• Piano Attuativo Unitario (P.A.U.) “Via Popilia – Via N. Arnone”.
• Adozione Variante Piano Particolareggiato “Via degli Stadi”.

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