Palermo. “Il presidente degli industriali siciliani ha ragione. La crisi, che parte dal 2007, da prima cioè che sia il governo regionale che la giunta regionale di Confindustria cominciassero ad operare, ha bisogno di ricette forti e complesse. La politica da sola non basta. Servono regole certe. Imprenditori moderni che investano sul territorio. Un mercato solido. E un contesto sociale basato sulla legalità.” E’ la replica del vice presidente della regione, Michele Cimino, alle critiche avanzata ella politica regionale dal presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello. “La Sicilia non è una regione che, su questi temi, ha – storicamente – le carte in regola. La novità è che da due anni un governo regionale sta creando le condizioni di sistema di cui Lo Bello parla. La strada è lunga e difficile e il contesto nazionale non e’ certamente favorevole.” “Gli sforzi fatti fin qui hanno prodotto una inversione di tendenza. Nella gestione della cosa pubblica. Ma anche rispetto alle scelte strategiche per il futuro. Scelte coraggiose che hanno portato anche a dire molti “no”. Per questo il governo insiste sulla carta del dialogo, per verificare quali siano i compagni di strada in questo percorso. “Chi non ci sta”, conclude Cimino , parte politica o sociale che sia, si scatena nella critica più spietata. Rivelando, forse inconsapevolmente, di rimpiangere il bel tempo che fu…”
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