Palermo. False fatture, denunciato imprenditore edile dalle Fiamme Gialle

Palermo. Continua senza tregua l’attività dei Finanzieri della Compagnia di Termini Imerese, guidati dal maggiore Antonio Squillacioti, nella ricerca dei contribuenti che si sottraggono totalmente o quasi al pagamento delle tasse, con un’altra operazione messa a segno in questi ultimi giorni che ha consentito di scovare un altro imprenditore che sino all’intervento dei militari non aveva adempiuto agli obblighi imposti dalle norme tributarie.
Seguendo le indicazioni del Comandante Provinciale di Palermo, dirette ad implementare il controllo del territorio, nel mirino dei militari è finito un piccolo imprenditore edile, con attività in Altavilla Milicia, il quale, nel periodo d’imposta 2007/2008, ha omesso di dichiarare e/o contabilizzare al fisco elementi positivi di reddito pari a circa duecentomila euro, da assoggettare, peraltro, anche all’imposta regionale sulle attività produttive (Irap), con una evasione dell’Iva pari a quarantamila mila euro circa.
A tale risultato si è giunti grazie all’espletamento di diversi controlli svolti ultimamente nei cantieri edili della zona costiera, in materia di sommerso da lavoro, che hanno permesso di scovare l’imprenditore inadempiente e di accertare come egli avesse intenzionalmente deciso di non presentare per due anni le relative dichiarazioni dei redditi e addirittura di avvalersi, per abbattere il suo reddito imponibile, di fatture false emesse da una ditta di Palermo – quest’ultima risultata essere una mera “cartiera” (cioè un’impresa fittizia) – anch’essa formalmente operante nel settore dell’edilizia, per un ammontare pari a € 180.000 euro. Per tale motivo l’imprenditore edile sottoposto a controllo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Termini Imerese per dichiarazione fiscale fraudolenta, in quanto ha utilizzato fatture e altri documenti per operazioni inesistenti, reato per il quale è prevista la pena della reclusione da un anno e sei mesi a sei anni.
L’obiettivo di tali controlli, che si ricollegano ad altri svolti a livello di Comando Provinciale, è quello di fermare quelle frange di “micro-evasione” – spesso associate a condotte penalmente rilevanti – a coronamento di un continuo ed incessante impegno nella lotta a frodi più consistenti nel settore dell’Iva e delle imposte sui redditi, anche in relazione alle operazioni intracomunitarie e dei fondi strutturali (legge 488/92).

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