Palermo. Si ridurrà del 34% il numero dei laboratori d’analisi

Palermo. Si ridurrà da 664 a 438 il numero dei laboratori d’analisi privati convenzionati con il sistema sanitario: in termini percentuali, si tratta di una riduzione del 34%. E’ questo lo straordinario risultato del decreto assessoriale sulla riorganizzazione della rete laboratoristica regionale, che prevedeva la possibilità di un’aggregazione fra due o più strutture di laboratorio, su base volontaria.
La provincia siciliana che fa registrare la percentuale più alta di adesione è quella di Ragusa, che passerà da 27 a 12 laboratori (-55,6%). Molto forte l’adesione anche nelle grosse aree metropolitane: a Palermo si passerà da 179 a 92 strutture convenzionate (-48,6%), a Catania da 131 a 80 (-38,9%) e a Messina da 94 a 71 (-24,5%). Curiosamente, a Enna non si è registrata nessuna richiesta di aggregazione.
“Un risultato eccellente – ha commentato l’assessore regionale per la Salute Massimo Russo – che garantirà una maggiore qualità del servizio e che non comporterà la riduzione dei punti prelievo i quali, anzi, grazie alle incentivazioni, aumenteranno ancora, assicurando quindi ai cittadini la capillarità del servizio. Questa è la strada che permetterà di mettere velocemente ordine al sistema, dandogli efficienza e razionalità: in futuro dovremo ulteriormente ridurre il numero delle strutture convenzionate per adeguarci alle regioni italiane più virtuose, dove la quantità dei laboratori è ancora notevolmente inferiore a quella della Sicilia. I convenzionati siciliani, dopo le iniziali resistenze, hanno evidentemente compreso che soltanto così potevano garantirsi un futuro imprenditoriale più sereno, con immediati risparmi di gestione grazie alla utilizzazione di tecnologie avanzate e alla valorizzazione professionale degli specialisti di laboratorio e del personale tecnico”.
Secondo il decreto assessoriale, le strutture che si accorpano dando vita a un nuovo “soggetto gestore” potranno beneficiare delle incentivazioni previste: 10% in più per i laboratori che nel 2009 hanno effettuato fino a 200.000 prestazioni; aumento del 5% per le strutture che hanno effettuato un numero di prestazioni compreso tra 200.001 e 300.000; aumento del 3% per la fascia che riguarda le strutture con più di 300 mila prestazioni.
Dopo la trasmissione dei dati completi da parte delle aziende sanitarie provinciali, adesso toccherà agli uffici dell’assessorato esprimere entro un mese la valutazione sulle domande di aggregazione. Il decreto dell’assessore Russo specifica che non ci saranno penalizzazioni economiche per chi ha deciso di non accorparsi e detta precise disposizioni sul personale dipendente per garantire il rispetto dei contratti di lavoro e prevede poi i controlli sui locali che dovranno essere correlati alla tipologia e al volume delle attività erogate. Le strutture laboratoristiche che si sono aggregate avranno la facoltà di recedere entro due anni, riottenendo il proprio codice di accreditamento.
Questo il quadro della rete laboratoristica privata convenzionata (strutture attuali – strutture post aggregazione – variazione percentuale). Agrigento: da 78 a 60 (-23,1%); Caltanissetta: da 29 a 24 (- 17,2%); Catania: da 131 a 80 (- 38,9%); Enna: 14 (nessuna richiesta di aggregazione); Messina: da 94 a 71 (-24,5%); Palermo: da 179 a 92 (-48,6%); Ragusa: da 27 a 12 (- 55,6%); Siracusa: da 53 a 46 (- 13,2%); Trapani: da 59 a 39 (- 33,9%).

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