Reggio Calabria. Questo pomeriggio i Carabinieri della Stazione di Ortì hanno tratto in arresto Lorenzo Pellicanò, operaio di 44 anni, con l’accusa di tentato omicidio.
Erano da poco passate le 10 quando i militari sono intervenuti presso i locali Ospedali Riuniti dove era giunto ferito, a causa di un colpo d’arma da fuoco, Pietro Macheda, operaio di 45 anni.
Macheda, ricoverato presso il nosocomio cittadino, è stato riscontrato affetto da: “ferita d’arma da fuoco sulla coscia destra costituita da un foro di entrata e uno di uscita, non in pericolo di vita”.
L’uomo, in particolare, sentito dai carabinieri, ha riferito che, alle ore 8, si trovava alla fermata dell’autobus nei pressi dell’ufficio postale di Terreti di Reggio Calabria. In questo frangente è sopraggiunto il Pellicanò alla guida della propria autovettura, il quale, dopo aver arrestato la sua marcia in direzione dei cassonetti della nettezza urbana presenti sul luogo ed aver avuto un fugace battibecco con il Macheda, ha estratto una pistola che ha rivolto nei confronti di quest’ultimo, il quale ha avuto il tempo di fuggire per circa un metro prima di essere colpito da un proiettile alla parte posteriore della gamba destra. Dopo aver compiuto il ferimento, l’aggressore è fuggito a bordo della propria autovettura.
I Carabinieri hanno attivato immediate e prolungate ricerche dell’autore del reato nei luoghi di residenza e di lavoro, che hanno dato esito positivo alle ore 11.30, quando il Pellicanò è stato rintracciato, bloccato e tratto in arresto.
I rilievi, effettuati a cura della sezione scientifica dei carabinieri di Reggio Calabria, hanno consentito di ottenere immediati obiettivi riscontri alla versione fornita dal Macheda. Secondo il racconto della vittima l’aggressione sarebbe da inquadrare in futili motivi, e in particolare nell’ambito di antichi dissapori tra i due. L’arrestato è ora trattenuto presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
