Palermo. I Baschi Verdi denunciano titolare supermercato: evade fisco per 4,5 milioni di euro

Palermo. Continua senza tregua l’attività dei finanzieri della Compagnia di Termini Imerese, guidati dal maggiore Antonio Squillacioti, nella ricerca dei contribuenti che si sottraggono totalmente o quasi al pagamento delle tasse, con un’altra operazione messa a segno in questi ultimi giorni che ha consentito di scovare un noto imprenditore termitano operante nel settore della distribuzione alimentare che sino all’intervento dei militari non aveva adempiuto agli obblighi imposti dalle norme tributarie.
Seguendo le indicazioni del Comandante Provinciale di Palermo, dirette ad implementare il controllo del territorio, nel mirino dei militari è finito il titolare di un supermercato, con punti vendita a Termini Imerese e Caccamo, il quale, dal 2007 ad oggi, ha omesso di dichiarare e/o contabilizzare al fisco elementi positivi di reddito pari ad oltre 4,5 milioni di euro, da assoggettare, peraltro, anche all’imposta regionale sulle attività produttive (Irap), con una evasione dell’Iva pari ad oltre 300 mila euro circa. A tale risultato si è giunti grazie all’espletamento dei normali controlli strumentali, svolti in materia di scontrini e ricevute fiscali, che hanno permesso di appurare come l’imprenditore, per gli ultimi tre periodi d’imposta, ha intenzionalmente deciso di non presentare le relative dichiarazioni dei redditi, di non istituire le previste scritture contabili (libro giornale, registri Iva), e addirittura di avere alle dipendenze undici impiegati la metà dei quali “assunti in nero”, cioè in totale violazione agli obblighi contributivi e previdenziali. L’imprenditore controllato è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Termini Imerese per frode fiscale, per non aver presentato, essendovi obbligato, le dichiarazioni annuali dei redditi e per aver evaso un’imposta (Ires) superiore alle soglie previste dalla legge, reato per il quale è prevista la pena della reclusione da uno a tre anni.
Per le violazioni in tema di lavoro, le cinque posizioni irregolari sono state segnalate agli Uffici competenti (Ispettorato del Lavoro, Inail, Inps) e verranno inserite – come da recenti protocolli d’intesa siglati dal Comando Generale – in una nuova banca dati unificata a livello centrale al fine di attivare tempestivamente le procedure di recupero dei contributivi previdenziali evasi (che in questo caso si aggirano intorno agli 80 mila euro) e l’irrogazione delle sanzioni conseguenti. L’obiettivo di tali controlli, che si ricollegano ad altri svolti a livello di Comando Provinciale, è quello di interrompere comportamenti evasivi anche in settori apparentemente e normalmente in regola con il fisco, a coronamento di un continuo ed incessante impegno nella lotta a frodi più consistenti nel settore dell’Iva e delle imposte sui redditi, anche in relazione alle operazioni intracomunitarie e dei fondi strutturali (legge 488/92).

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