Palermo. Agricoltura e edilizia sono i settori nei quali maggiormente si annida il lavoro nero in Sicilia. Per combattere il fenomeno, la Regione ha dato il via ad una campagna per l’acquisto dei voucher per le prestazioni occasionali. Si tratta di veri e propri buoni, comprensivi di salario e assicurazione, che le imprese possono utilizzare per pagare la manodopera stagionale. La Sicilia, tra le regioni meridionali, e’ quella che più ha usato questo strumento. Dall’agosto del 2008 ad oggi, infatti, sono stati venduti 100.378 voucher, la maggior parte dei quali utilizzati nel settore agricolo o per manifestazioni sportive e culturali. In crescita anche la vendita nei tabaccai: su 28 mila buoni erogati attraverso questo canale di vendita in Italia, 1200 sono stati acquistati nell’isola. Nei prossimi giorni, sarà definita, dagli uffici dell’assessorato regionale al Lavoro, l’istruzione di un protocollo con l’Inps per dare un ulteriore impulso al sistema dei voucher. Lo ha annunciato l’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, Lino Leanza, intervenendo al convegno “Contrastare il sommerso, integrare reddito e promuovere lavoro”, organizzato da Italia Lavoro, che si è svolto all’Albergo delle Povere di Palermo. “Vogliamo promuovere questo tipo di intervento a sostegno dell’occupazione – ha detto Leanza – e invitiamo tutti i soggetti interessati a scegliere questa soluzione”. “Tra poco partiranno 5000 ispezioni nei cantieri edili e nelle aziende agricole siciliane – ha proseguito Leanza -. Una task force, composta da ispettori del lavoro e dell’Inps, coadiuvati dalle forze dell’ordine, effettuera’ i controlli dove si sono registrati fenomeni di lavoro irregolare. E’ un piano straordinario, per evitare episodi come quelli di Rosarno, attraverso il quale vogliamo lanciare il messaggio che la legalità nel lavoro paga sempre. Non vogliamo penalizzare nessuno e meno che mai i piccoli operatori. Ma oggi tutti possono mettersi in regola e scongiurare pesanti sanzioni adottando il voucher”. Nonostante la sua vocazione agricola, la Sicilia però ancora non riesce a “sfondare”: “I dati – ha spiegato Giambattista Bufardeci, assessore regionale delle risorse agricole e alimentari – mostrano che la nostra regione ha venduto circa 49 mila buoni contro i 712 mila del Veneto e 417 mila dell’Emilia Romagna. E’ ancora troppo poco. Mi auguro che, grazie anche alla sensibilizzazione che stiamo cercando di attuare nei confronti di tutte le associazioni, in un futuro prossimo si possano raccogliere risultati positivi che diano un ulteriore sviluppo alla nostra economia”. E’ proprio da Italia Lavoro arrivano segnali incoraggianti: “I voucher – ha concluso Mario Conclave, responsabile dell’area inclusione sociale e lavorativa della società – hanno grandi potenzialità che ancora non sono state sfruttate appieno. Siamo convinti che siano una misura efficace e semplice per combattere il lavoro non dichiarato e i risultati, seppure parziali, già ci stanno dando ragione”
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