(Reggio Calabria). Nell’ambito del contrasto al narcotraffico gestito dalla cosche di ‘ndrangheta della jonica, predisposto congiuntamente tra la Procura della Repubblica di Reggio Calabria e il Comando Provinciale dell’Arma, è stato possibile individuare un canale di rifornimento di cocaina, nell’area di Africo.
Infatti i Carabinieri della locale Stazione, unitamente a personale dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Bianco, durante uno dei servizi di controllo ed osservazione di soggetti dediti al traffico, su attivazione diretta del comandante Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria, colonello Pasquale Angelosanto, hanno arrestato in flagranza di reato Giuseppe La Cava 29enne di Africo, già sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di residenza. Durante una perquisizione domiciliare eseguita all’interno dell’abitazione del giovane, i militari operanti hanno rinvenuto, abilmente occultati all’interno del ripiano di un tavolino metallico:
- 1 chilogrammo di sostanza stupefacente del tipo cocaina contenuta all’interno di una busta in plastica;
- un bilancino di precisione digitale;
- 100 grammi di mannite bianca, sostanza utilizzabile al fine di tagliare la sostanza stupefacente.
La Cava, espletate le formalità di rito, è stato condotto presso la casa circondariale di Reggio Calabria, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’operazione segue quella svolta a San Luca il 31.03.2010, nella quale l’azione di monitoraggio sviluppato dei confronti delle strutture ‘ndranghetistiche operanti nel triangolo San Luca, Platì, Africo, interessate allo stoccaggio dello stupefacente in territorio calabrese, per la successiva immissione nel territorio lombardo, ha permesso il rinvenimento di 3 chili di cocaina. La sostanza è stata rinvenuta abilmente occultata all’interno di uno scooter, parcheggiato in una via principale del paese aspromontano, e la droga era divisa in 19 involucri di cellophane. Lo stupefacente complessivamente sequestrato ammonta ad un valore di 240.000 euro, considerata la purezza al 90% dello stupefacente e considerato un taglio con altre sostanze al 4%. Pertanto, immessa sul mercato milanese, dove le acquisizioni tecniche hanno permesso di accertare la commercializzazione, la cocaina avrebbe fruttato quasi un milione di euro.