Catania. Sparatoria in Piazza Dante: si è costituito alla Polizia l’uomo che ha ferito due persone

Catania. Nella mattinata odierna, a conclusione delle serrate attività di indagine, personale della Squadra Mobile ha arrestato A.R. 54 anni residente a Catania, impiegato, incensurato, in esecuzione di decreto di fermo indiziato di delitto, emesso quest’oggi dalla Procura della Repubblica di Catania, per duplice tentato omicidio, commesso nella tarda mattinata di ieri in piazza Dante, in pregiudizio della studentessa Laura Salafia, di Sortino (SR), e di Maurizio Gravino, 40 anni di Catania.
Verso le ore 12.20 di ieri, è giunta sulla linea “113” segnalazione di sparatoria in Piazza Dante. Sul posto personale dipendente ha accertato che poco prima un individuo aveva esploso dei colpi di pistola, e che uno dei colpi aveva attinto alla nuca una studentessa che si trovava lì occasionalmente, la Salafia, ricoverata all’ospedale “Garibaldi” in condizioni gravissime. Successivamente, è giunto avviso che presso l’ospedale “Vittorio Emanuele” di Catania era stato trasportato un uomo attinto anch’egli da colpi d’arma da fuoco, al torace e all’addome, poi identificato in Maurizio Gravino. Nel primo pomeriggio successivo, si è accertato che Gravino, mentre era alla guida di uno scooter Honda, in Piazza Dante diretto verso la via Vittorio Emanuele, era stato attinto alle spalle da tre dei cinque colpi d’arma da fuoco esplosi da un individuo, che si è poi allontanato a piedi per la via di Sangiuliano.
L’acquisizione di testimonianze raccolte sul luogo della sparatoria e le informazioni assunte sulla vita privata del Gravino hanno consentito alla Squadra Mobile di mettere in evidenza la persona di A.R., dipendente del Comune di Catania che lavora come custode nella Chiesa di S. Nicolò La Rena e che collabora con uno dei figli nella gestione di un distributore di carburanti in piazza dei Miracoli (che si trova nei pressi del luogo teatro dei fatti di sangue).
Ricercato per l’intero pomeriggio, questi non è stato rintracciato presso la propria abitazione né presso una villetta del villaggio “Ippocampo di mare”, sua dimora estiva, dove, tuttavia, è stato rinvenuto e repertato vestiario, appena lavato e steso, corrispondente a quello descritto da un testimone come quello indossato dall’attentatore.
In nottata, A.R. si è presentato presso gli uffici della Squadra Mobile, accompagnato dal legale di fiducia, dove ha ammesso le proprie responsabilità, rendendo poi successiva ampia confessione in presenza del Sostituto Procuratore della Dda di Catania Pasquale Pacifico, specificando di avere esploso alcuni colpi d’arma da fuoco cal. 7,65, che portava illegalmente, all’indirizzo di Gravino, per contrasti personali. Espletate le formalità di rito, A.R. è stato associato presso la locale casa circondariale di piazza Lanza.

 

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