Reggio Calabria. Si terrà martedì 6 luglio alle ore 11.00 presso il salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio la cerimonia di presentazione dell’associazione “Borgo Cecilia”.
All’incontro saranno presenti: il presidente della Giunta Provinciale di Reggio Calabria, Giuseppe Morabito; il presidente del Consiglio Provinciale di Reggio Calabria, Giuseppe Giordano, Il Sindaco della città di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa; l’assessore all’urbanistica del Comune di Reggio Calabria, Demetrio Porcino; il responsabile del dipartimento PAU dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Edoardo Mollica; il responsabile della sede reggina di Sviluppo Italia, Maurizio Scagliola.
L’associazione, nata nell’ambito del Programma di valorizzazione dell’antico quartiere di pescatori pensato dal Circolo Posidonia, si propone l’obiettivo di favorire un’azione organica di riqualificazione urbana e di rivitalizzazione economica del territorio attraverso la realizzazione di un Centro turistico-artigianale di eccellenza.
“Borgo Cecilia” coinvolge cittadini interessati, la Provincia ed il Comune di Reggio Calabria, il Dipartimento PAU dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e Sviluppo Italia e intende promuovere interventi di conservazione e restauro del Vecchio Borgo che consentiranno il ripristino di edifici abbandonati o utilizzati raramente.
Sarà così possibile ricreare scorci suggestivi di paesaggio, ormai quasi dimenticati, nei quali localizzare un sistema di ricettività diffuso ed una rete di attività artigianali, artistiche, commerciali, culturali, enogastronomiche e del tempo libero.
La posizione del quartiere cosi prossima al mare, le sue tradizioni più remote, testimoniate da edifici antichi, e la più recente realtà rappresentata dalle numerose attività economiche localizzate sul lungomare, sono fattori significativi e di buon auspicio per il successo.
Attraverso la programmazione di iniziative periodiche di animazione, promozione sociale e commerciale, artistico-culturali, l’Associazione si ripromette di dare vita a un modello di sperimentazione sociale, moderno e sostenibile, ma rispettoso delle tradizioni e dei valori locali.
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