Palermo. Sono stati pubblicati sul sito dell’assessorato dei Beni culturali della Regione siciliana all’indirizzo http://www.regione.sicilia.it/beniculturali, i cinque bandi predisposti dall’assessorato per la selezione delle società che dovranno garantire i servizi al pubblico nei siti monumentali siciliani.
“Si tratta – spiega l’assessore Armao – della più rilevante iniziativa di partenariato pubblico – privato nel settore dei beni culturali in Europa.” Sessanta tra i più importanti siti culturali e musei della Sicilia, 5 bandi per un valore complessivo di quasi 9 milioni di euro, otto province interessate, 3 road Show per illustrarne i contenuti (uno a Palermo tenutosi ieri al villino Florio, ed altri due a Roma, presso la sede della regione il 20 luglio e a Milano il 21 luglio presso la triennale). Sono i dati relativi ai bandi per la “Gestione per i servizi al pubblico affidata ai privati dei beni culturali” pubblicati sulle Gazzette Ufficiali della Regione siciliana ed europea.
I bandi prevedono l’affidamento dei servizi di biglietteria e di accoglienza, della realizzazione delle visite, mostre, servizi integrati, servizi editoriali e la gestione degli spazi destinati alla vendita di gadget, oggettistica, prodotti editoriali, ristorazione e caffetterie. La lista dei siti monumentali delle otto provincie pronte ad appaltare il servizio (manca ancora la provincia di Enna) è stata articolata in lotti, per garantire una maggiore e più diffusa partecipazione alle società potenzialmente interessate ed alle imprese del territorio.
L’assessore regionale Gaetano Armao, illustrandone i contenuti e le finalità, ha precisato come l’impegno, dell’avvio delle procedure, assunto a marzo, sia stato rispettato nei tempi prestabiliti, con il pieno coinvolgimento della commissione cultura dell’Assemblea regionale siciliana. “Con l’avvio delle procedure di selezione competitiva in Gazzetta ufficiale – ha ribadito Armao – si completerà l’iter e la Sicilia potrà, così non solo assicurare un servizio di qualità ai visitatori, ma anche essere all’avanguardia nell’erogazione di servizi razionali e moderni in un settore strategico per il suo sviluppo”. “Ringrazio Confindustria Sicilia, gli operatori turistici e tutti coloro che hanno apprezzato il lavoro svolto – ha detto Armao. “Non si tratta di privatizzare i beni culturali – spiega l’assessore – ma di coinvolgere le imprese private di qualità nella gestione di un’attività di rilevanza imprenditoriale. Da qui passa – conclude Armao – la capacità di erogare servizi migliori e più efficenti”.
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