Catanzaro. E’ stato condannato a 11 anni di carcere un uomo di 40 anni giudicato colpevole di avere abusato sessualmente della propria figlia, che oggi non ha ancora compiuto 7 anni. L’inchiesta partì dalla denuncia presentata dalla moglie nel maggio di tre anni fa. Un’accusa che gli valse l’arresto pochi mesi dopo con conseguente reclusione nel carcere di Siano, dove, tuttavia, l’uomo fu rinchiuso per soli tre giorni, beneficiando immediatamente del regime degli arresti domiciliari cui è costretto tuttora, pur potendo continuare a raggiungere la sede di lavoro. Il professionista, che è accusato anche di detenzione e divulgazione tramite Internet di materiale pedo-pornografico, continua a professarsi innocente. A sua discolpa sostiene di essere vittima di una macchinazione ordita da quella che ormai è la sua ex moglie, la quale avrebbe inventato questa inquietante vicenda per una vendetta partorita in seguito alla decisione dell’uomo di separarsi. L’imputato, peraltro, a sostegno della sua tesi, ha rivelato che già nel 2006, quindi prima che venisse fuori questa storia che lo ha portato alla condanna odierna, si recò presso il Tribunale dei minorenni di Catanzaro per denunciare che la piccola figlia gli aveva confessato di aver scoperto la mamma intrattenersi nell’intimità con un estraneo.
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