Milano. Le mire dei clan erano indirizzate verso tutti gli appalti milionari di Milano e del Nord Italia gestiti dalle amministrazioni pubbliche. E’ la verità contenuta nell’ordinanza da cui è scaturita la maxi operazione “Il Crimine”. Le cosche della ‘ndrangheta avevano messo gli occhi sulla zona dell’ex Ansaldo e su uno stabile limitrofo al Tribunale del capoluogo meneghino, sul Portello e sui cantieri del quartiere Mazzini. L’organizzazione criminale, riunitasi attorno alla Perego General Contractor era riuscita, peraltro, a conseguire i lavori riguardanti la Paullese, nei pressi di Crema, quelli effettuati su una porzione dell’arteria stradale che conduce sullo Stelvio, l’ospedale Sant’Anna, a Como ed il metanodotto.
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
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