Palermo. Rapinarono una farmacia, arrestati dai Carabinieri due giovani

Palermo. Avevano rapinato una farmacia nel quartiere “Resuttana”, affrontando il farmacista che aveva tentato di opporsi alla loro violenta incursione, ma al termine di una serrata attività investigativa sono stati arrestati dai Carabinieri della Compagnia San Lorenzo.
Isidoro Rammacca, 26 anni, e Giuseppe Chifari, 22 anni, entrambi originari di Sferracavallo, alle porte di Palermo, sono stati sottoposti a fermo d’indiziato di delitto per il reato di rapina in concorso in esito ad una intensa attività investigativa scaturita da un controllo effettuato al termine di un inseguimento da una pattuglia della Stazione Resuttana Colli nei confronti di due giovani, che a bordo di uno scooter, non si erano fermati all’alt imposto. Dopo essere stati bloccati, nel corso delle perquisizioni sul mezzo sono stati trovati: un coltello, strumenti di effrazione ed una felpa che ha subito insospettiti i militari perché rassomigliante a quella utilizzata da uno dei rapinatori che avevano assaltato a fine giugno la farmacia “Vetro”, sita in via Monte San Calogero.
I Carabinieri, che ormai erano sulle tracce dei due rapinatori che erano stati immortalati dalle immagini dei sistemi di video-sorveglianza, hanno così potuto appurare che Isidoro Rammacca, uno dei due giovani fermati nel controllo, era uno degli autori della rapina commessa nella serata del 29 giugno 2010.
Le indagini, condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia San Lorenzo e dalla Stazione Resuttana Colli, hanno in breve tempo portato all’identificazione anche dell’altro rapinatore in Giuseppe Chifari, anche quest’ultimo abitante nella borgata di “Sferracavallo”, con alle spalle piccoli precedenti per furto.
Sono quindi scattate una serie di perquisizioni in esito alle quali sono stati ritrovati i capi d’abbigliamento indossati dai rapinatori al momento dei fatti e ripresi dalle telecamere a circuito chiuso dell’esercizio commerciale. Di fronte all’evidenza dei fatti i rei non hanno potuto far altro che ammettere le proprie responsabilità per il grave reato commesso.
Sulla scorta dei gravi indizi di colpevolezza acquisiti a loro carico sono stati così tratti in arresto in stato di fermo di indiziato di delitto, per il reato di rapina in concorso, associati presso il carcere “Ucciardone”.

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