Villafrati (Palermo). Durante lo svolgimento di un servizio disposto dal Comando Provinciale di Palermo in merito alla prevenzione ed alla repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Lercara Friddi, percorrevano la S.S.121 con direzione Agrigento, quando giunti all’altezza della c.da Mancusi di Villafrati hanno notato un’autovettura uscire da un cancello di area privata ed immettersi repentinamente sulla strada, nella loro medesima direzione di marcia.
I Carabinieri hanno maturato il convincimento che potesse essere quella in uso ad un soggetto dell’area urbana lercarese, noto assuntore/spacciatore di sostanze stupefacenti. I militari quindi hanno atteso nascosti, e nel breve periodo di osservazione hanno notato altre due vetture varcare il cancello, percorrere un viottolo sterrato, raggiungere una villetta, sostare pochi minuti e percorso il tragitto al contrario per poi allontanarsi con direzione Palermo. La villetta, oggetto delle attenzioni, era circondata da un fondo, ed era raggiungibile percorrendo una stradina privata, accessibile mediante un cancello automatico, prospiciente la strada statale.
I Carabinieri dopo avere raggiunto il cancello hanno notato il proprietario RIMOSSO PER OBLIO, che li ha fatti accedere. All’interno della villetta i Carabinieri hanno trovato sul tavolino del salotto-ingresso un bilancino di precisione, dei rotoli di nastro isolante, delle bustine trasparenti, un rotolo di cellophane e in camera da letto della sostanza stupefacente tipo “marijuana” successivamente pesata in 600 gr. circa totali; e duemila euro, in banconote da vario taglio. Inoltre all’esterno della casa vi era una rimessa, larga 3 metri, profonda 5 ed alta 4 metri. Nell’aprire il portone ai Carabinieri si è svelato un “paesaggio” inaspettato.
Una luce accecante ed innaturale; il locale era stato adibito a vivaio di coltivazione ed all’interno si notavano 6 vasi di plastica della capacità di 240 litri con rispettive piante di marijuana dell’altezza variabile tra i sessanta e gli ottanta centimetri. La temperatura ideale per gli arboscelli veniva garantita da otto lampade “UV” con pannello “radiante”, accese in corrispondenza dei vasi, il ricircolo dell’area era assicurato da un impianto composto da due aeratori elettrici, posti rispettivamente all’ingresso ed alla fine della fabbricato; si notava inoltre un ventilatore acceso, un misuratore di temperatura e di tempo per interni ed un quadro elettrico sapientemente ed all’uopo realizzato.
RIMOSSO PER OBLIO 45enne palermitano ma domiciliato in Villafrati, è stato pertanto tratto in arresto per produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
Il sostituto procuratore Giacomo Urbano, pm di turno presso la Procura della Repubblica di Palermo, ha disposto l’immediato trasferimento del detenuto presso il carcere “Cavallacci” di Termini Imerese in attesa di giudizio.
