Centrale Rossano. Alla Conferenza dei servizi gli enti ribadiscono contrarietà alla riconversione

Cosenza. Si è svolta ieri mattina a Roma, presso il Dipartimento per l’Energia del Ministero dello Sviluppo Economico, la prevista Conferenza dei Servizi convocata per il procedimento di autorizzazione unica ai sensi della legge 9 aprile 2002 al Progetto Integrato Policombustibile della Centrale Enel di Rossano.
All’incontro, a cui hanno partecipato diversi rappresentanti istituzionali, la delegazione della Provincia di Cosenza era guidata dal Presidente on. Mario Oliverio, il Comune di Rossano dal sindaco Franco Filareto mentre, per la Regione, ha partecipato con formale delega del Presidente Scopelliti, l’ing. Ilario De Marco, Dirigente del settore Energia della Regione Calabria.
Nel corso dell’incontro i responsabili di Regione, Provincia e Comune di Rossano hanno ribadito la loro netta contrarietà all’ipotesi di riconversione al carbone della Centrale di Rossano proposta da Enel nel progetto avanzato alle amministrazioni competenti per l’acquisizione dei nulla osta.
Il rappresentante della Regione, in particolare, ha preannunciato che la Regione non concederà l’intesa, per come previsto dalla legge, al progetto di riconversione presentato da Enel per Rossano, in coerenza con quanto la stessa ha già fatto per Montebello Ionico dove la Società Sej Spa (Saline Energia Ionica) aveva presentato un analogo progetto per la realizzazione di un impianto di produzione di energia a carbone e la Regione, con delibera di Giunta del 6.10.2008, ha espresso contrarietà, non accordando l’intesa al progetto.
Rilievi sostanziali e forti riserve sul progetto sono stati espressi anche da altre amministrazioni dello Stato.
“Avevamo chiesto il rinvio della Conferenza dei Servizi –ha dichiarato, dal canto suo, il presidente della Provincia di Cosenza al termine dei lavori- poiché, per come è emerso nel corso della riunione odierna, non vi è agli atti l’acquisizione del V.I.A. (Valutazione Impatto Ambientale) e l’intesa “forte” della Regione che la Corte costituzionale ha dichiarato vincolante.
La riunione, comunque, è stata l’occasione per ribadire, in sede formale, la volontà di netta contrarietà all’uso del carbone a fini energetici della Regione, della Provincia, del comune di Rossano e di tutti gli enti locali del territorio interessato.
Questa volontà, espressa unitariamente a difesa del territorio, è il dato fondamentale che ha caratterizzato la riunione odierna presso il Dipartimento per l’Energia del Ministero dello Sviluppo Economico.
Da parte delle istituzioni locali vi è la volontà di aprire un confronto positivo per discutere delle prospettive dell’impianto di Rossano e per salvaguardare i livelli occupazionali, attraverso la utilizzazione di fonti energetiche compatibili con il contesto territoriale ed ambientale e con le potenzialità di sviluppo della Sibaritide e dell’intera costa jonica”.
“In una regione come la Calabria, che produce un volume di energia utilizzato per meno del 20% del territorio calabrese –ha proseguito il Presidente della Provincia di Cosenza- l’ Enel deve mettere in campo programmi di investimento a favore della ricerca, dello sfruttamento di fonti rinnovabili e della produzione manifatturiera in direzione dell’impiantistica necessaria a fare avanzare la produzione di “energia pulita”, in linea con il Trattato di Kyoto e con le direttive dell’Unione Europea”.
“La convergenza e l’unità delle istituzioni (Regione, Provincia e Comuni) –ha concluso Oliverio- costituisce un elemento di garanzia di notevole importanza per i nostri territori e per le nostre popolazioni”.

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