Guardia di Finanza sequestra 55 kg di cocaina nel Porto di Gioia Tauro

Gioia Tauro (Reggio Calabria). Prosegue incessante l’attività di controllo all’interno degli spazi doganali del porto di Gioia Tauro svolta dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dai militari della locale Compagnia della Guardia di Finanza.
L’attività di analisi e le connesse attività di Polizia Giudiziaria hanno consentito, nella giornata del 16 luglio scorso, di porre sotto sequestro un altro ingente carico di sostanze stupefacenti provenienti dall’America Latina, per un totale di 55,305 Kg.
Ancora una volta, gli ormai sincronizzati meccanismi operativi adottati hanno esaltato la sinergia tra l’attività di monitoraggio e selezione delle merci sensibili provenienti dal sud America svolta dal personale della struttura Antifrode dell’Ufficio delle Dogane di Gioia Tauro, e il costante controllo degli spazi doganali posto in essere dai Finanzieri.
Gli elementi acquisiti dalle banche dati dell’Agenzia della Dogana hanno condotto all’individuazione di alcuni contenitori rilevanti ai fini dell’attività di controllo.
In tale ambito è stato individuato un contenitore proveniente dall’Ecuador a bordo della moto-nave Frisia Rostock, contenente un carico di 363 sacchi di fave di cacao, diretto verso il porto di Barcellona, in Spagna.
Fatto scalo presso il porto di Gioia Tauro, il contenitore è stato sottoposto a visita tramite l’apparecchiatura scanner in uso all’Ufficio doganale di Gioia Tauro. Le immagini così ricavate segnalavano delle anomalie nel carico. All’apertura, il contenitore è stato così ispezionato, procedendo al completo svuotamento. All’interno, tra i sacchi di fave di cacao, ne è stato individuato uno che, per forma e dimensione, appariva di diversa tipologia. Il successivo controllo evidenziava al suo interno la presenza di 50 panetti di sostanza stupefacente – tipo cocaina – accuratamente imballati a gruppi di dieci con nastro adesivo.
Non si hanno ancora elementi utili per stabilire l’effettiva destinazione del carico di stupefacente. Gli atti relativi al sequestro sono stati trasmessi al P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Palmi.

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