Reggio Calabria. Lo penso sinceramente: discutere e confrontarsi è il fondamento di un corretto impegno pubblico nell’interesse dei cittadini e delle comunità. Molte risposte sono mancate soprattutto da parte degli amministratori comunali di Reggio rispetto a ritardi ed inadempienze sul sistema di mobilità cittadina. Nella conferenza stampa della “Piazza del centrosinistra” eravamo partiti appunto da qui. Ed abbiamo denunciato la mancata approvazione da parte dell’Amministrazione di Reggio del Piano Urbano del Traffico (PUT), che è uno strumento obbligatorio per i Comuni sopra i 30 mila abitanti. Abbiamo posto un quesito: perché nel 2003 l’allora assessore Melandri portò il PUT in Giunta e poi questo strumento non è approdato mai in Consiglio comunale per la sua approvazione? Nel 2003, fra dichiarazioni e conferenze stampa, si era detto –a ragione – che quello era lo strumento fondamentale per la pianificazione della mobilità cittadina e, addirittura, nel giugno del 2006 lo stesso Assessore Melandri, in una sua dichiarazione, lo faceva apparire quasi per approvato elencando anche i punti critici che quello strumento avrebbe risolto. E allora come si risponde al fatto incontrovertibile che il Piano Urbano del Traffico, portato in giunta nel lontano 2003, non è stato ancora approvato? E’ vero o no che, a differenza della stragrande maggioranza delle città sopra i 30 mila abitanti, anche calabresi, Reggio Calabria non è dotata di questo Piano? Ed è vero o no che il PUT, proprio per la sua valenza, va rivisitato in media ogni due o tre anni, come hanno già fatto tantissime città? Non è per formulare critiche, ma solo per contribuire alla crescita ordinata della città e nell’interesse dei cittadini che sottolineiamo questi ritardi. D’altronde penso che un altro strumento fondamentale per i trasporti della città sia il Piano Urbano della mobilità che è stato annunciato in questi giorni a 10 anni esatti dalla sua istituzione per legge dello Stato. Perché proprio adesso a qualche mese dall’inizio della campagna elettorale? E poi un Piano Urbano della Mobilità per una città come Reggio, per essere davvero utile, può essere semplicisticamente pensato come quello di una qualsiasi altra città delle stesse dimensioni? Ma un PUM, per Reggio città metropolitana e dell’area dello stretto, può essere pensato senza una politica dei trasporti che coinvolga, per esempio, l’ATAM di Reggio e l’ATM di Messina, oppure le necessarie sinergie con il comune di Messina, o con la Sogas per un trasporto di continuità per rafforzare la capacità dell’aeroporto reggino, o ancora con Ingegneria dei trasporti? Che discussione è stata avviata in città? Ma un’Amministrazione seria non dovrebbe avere una capacità di ascolto con tutti gli interlocutori in grado di rafforzare il sistema della mobilità? E tutto questo rappresenta una sterile discussione o un approfondimento necessario se si vuole davvero far crescere la città? E’ lesa maestà chiedere una buona programmazione oppure forse, al contrario, è uno stimolo necessario che rappresentanti sociali, istituzionali, intellettuali devono profondere se vogliono realmente dare un contributo serio alla crescita di reggio? Ecco, è il confronto che manca in questa città. Anzi, proprio questo rifiuto di confronto rischia di impoverire gli elementi di una crescita per una città che ha tante potenzialità positive. E se lo diciamo noi che tante volte abbiamo pesantemente criticato atteggiamenti sbagliati del centrosinistra sia a livello regionale che cittadino forse sarebbe il caso di raccogliere positivamente questi elementi di critica verso l’Amministrazione di Reggio Calabria e avviare, al posto di polemiche utili solo ad interessi di parte, un confronto di merito su ritardi che possono essere colmati solo con atteggiamenti diversi dal passato.
Nino Costantino
Segretario Generale FILT-CGIL Calabria