Messina. La Manovra Finanziaria, il Federalismo e il ruolo strategico che il territorio potrà o dovrà assumere. L’Assemblea Generale della Cisl di Messina, convocata per mercoledì 21 luglio dalle ore 9,30 presso l’Auditorium Mons. Fasola di via S. Filippo Bianchi 28, affronterà il delicato tema al centro dell’attuale discussione politica e sindacale.
“A noi – spiega Tonino Genovese, segretario generale della Ust Cisl di Messina – interessa capire come il territorio messinese dovrà attrezzarsi e adattarsi alle nuove disposizioni. Dobbiamo capire se sarà penalizzato o potrà tornare a essere propulsivo”.
La Cisl di Messina ritiene che il momento attuale impone a tutti una vera assunzione di responsabilità e il coinvolgimento di tutta la classe dirigente.
“La manovra economica – spiega Genovese – si è resa necessaria nel quadro degli accordi europei per contenere il debito pubblico. Ma se non sarà accompagnata da serie politiche di eliminazione di sprechi e di utilizzo razionale delle risorse, metterà a rischio il sistema di welfare con conseguenti minori servizi erogati ai cittadini e mancanza di politiche di investimenti, pregiudicando così anche il processo di attuazione del federalismo nel Paese”.
Del ruolo di Messina e della sua provincia nel processo di trasformazione in atto se ne discuterà nel corso dell’Assemblea Generale alla quale parteciperanno anche la segretaria nazionale confederale Annamaria Furlan e il segretario generale della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava.
“Contro gli effetti sociali della manovra correttiva nazionale – afferma il segretario regionale Maurizio Bernava – in Sicilia sono necessarie poche priorità d’azione su cui il governo possa aprire il confronto con sindacati e imprese”.
La Cisl lancia la proposta di un patto sociale attorno a tre grandi assi: lo sviluppo dell’economia; la semplificazione e l’ammodernamento della macchina politico-amministrativa con la riprogrammazione dei fondi Ue e nuove politiche per infrastrutture ed energia; e la riorganizzazione delle politiche sociali con il decollo dell’integrazione socio-sanitaria, la medicina del territorio e la creazione di fondi ad hoc per povertà e non autosufficienti.
“Chiediamo una svolta radicale contro le logiche di sperpero e cattivo uso delle risorse pubbliche. E dopo la manovra correttiva del governo nazionale – spiega Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia – vogliamo contribuire con un ventaglio di proposte al cambiamento della società. Anche perché la politica troppo spesso si avvita su se stessa ignorando i bisogni della collettività. È questo il senso della mobilitazione”.
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